Il discorso del re "Al vostro servizio per tutta la vita Come mia madre"

Nel messaggio alla nazione Carlo III blinda Camilla, regina consorte. Promosso William. E Harry? "Tanti auguri per la sua vita negli Usa"

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di Deborah Bonetti

Addolorato, ma sereno. Così re Carlo III è apparso alla nazione nel suo primo discorso da sovrano. Nove minuti registrati e mandati in onda sulla Bbc durante i quali ha parlato con affefetto della madre da poco scomparsa: "Alla mia adorata mamma, grazie e grazie ancora. Che un coro di angeli ti accompagni al tuo eterno riposo". Carlo si è mostrato solenne, anche se con gli occhi ancora lucidi, seduto nella sala azzurra di Palazzo Reale accanto ad una fotografia della regina vestita di celeste. Il suo discorso, ricco di ammirazione e di gratitudine per la madre "tanto amata da così tanta gente", era al contempo pieno di riferimenti precisi per il proprio futuro da sovrano.

Il nuovo re, 73 anni, ha voluto mandare messaggi chiari su quelle che saranno le sue priorità come capo di Stato della Gran Bretagna e di buona parte del Commonwealth. Innanzitutto, Carlo III ha voluto rinnovare la promessa fatta dalla madre (quando aveva appena 21 anni), di servire il suo popolo fino alla fine dei suoi giorni. Senz’altro un gesto apprezzabile di continuità, ma anche un segnale inequivocabile che di abdicazione non se ne parla proprio. Quindi: nessuna possibilità di passare il testimone a William anticipatamente, come forse in tanti vorrebbero. Per la verità, però, entrando a Buckingham Palace per la prima volta nelle vesti di sovrano, il re è stato accompagnato dalle acclamazioni di migliaia e migliaia di persone. Nel suo discorso tv Carlo III ha annunciato anche una svolta con il passato ("La mia vita è inevitabilmente cambiata, a seguito dell’assunzione delle mie nuove responsabilità") e ha quindi tagliato in un sol colpo i legami con tutta una serie di charities a cui fino a ieri era rimasto legato. Gesto forse comprensibile, vista l’agenda strapiena di impegni di un sovrano moderno, ma forse anche imposto, considerando che proprio i legami con diversi enti di beneficienza lo avevano reso vulnerabile a donatori poco raccomandabili.

Poi è toccato alla sua darling wife (cara moglie), ovvero la 75enne Camilla che, nei loro 17 anni di matrimonio, "ha dimostrato devozione e leale senso del dovere". In segno di riconoscimento del suo "dolce aiuto" Camilla "sarà la mia regina consorte". Questo è un diretto avvertimento alle malelingue che ancora non riescono a digerire Camilla sul trono. Il sovrano ha voluto subito fare chiarezza: questa è mia moglie e sarà regina al mio fianco. Poi è toccato al primogenito, il principe William, promosso al titolo di principe di Galles, tradizionalmente dato all’erede al trono. Il neo-principe di Galles, con Kate che diventa principessa di Galles (titolo che fu dell’adorata principessa Diana) prenderà anche il titolo di duca di Cornovaglia e le responsabilità del ducato, con cui Carlo ha lavorato molto, producendo una serie di prodotti alimentari biologici venduti a prezzi ’nobili’. Carlo ha elogiato il figlio e la nuora: "Sono sicuro continueranno ad ispirare e a guidare le conversazioni della nazione".

E per Harry? Una frase sola: "Voglio anche esprimere il mio amore per Meghan e Harry, che continuano a costruire la loro vita all’estero". Per alcuni si è trattato di un ramoscello d’ulivo, un’offerta di pace dopo gli ultimi tempi turbolenti. Per altri è stato invece un riferimento un po’ forzato al secondogenito. Non poteva non nominarlo, ma il riferimento è stato il più asciutto possibile e con una chiara enfasi sull’estero, dove i due Sussex sono destinati a rimanere (senza nemmeno una parola che auspicasse il loro rientro).

Carlo ha concluso con un messaggio di unità, parlando di cordoglio nazionale ai funerali di stato (ora previsti per lunedì 19 settembre) e il suo discorso è passato a pieni voti. Un primo passo positivo per un re che deve stare molto attento, visto he i critici non aspettano altro che faccia una mossa sbagliata per dargli addosso.