Mercoledì 24 Aprile 2024

Il diktat dell’Elevato Grillo avverte Conte: resti il limite sui mandati o lascio il Movimento

L’ex premier vuole recuperare alcuni big 5 Stelle che resterebbero fuori lista. Giallo su una telefonata (smentita dal leader). L’ipotesi di un nuovo simbolo

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di Elena G. Polidori

Se a minacciare di lasciare il M5s è proprio lui, l’Elevato e Garante, il co-fondatore, allora vuol proprio dire che per Giuseppe Conte la strada per mantenere la leadership di quel che resta della creatura politica grillina è davvero tutta in salita. E, infatti, ieri Beppe Grillo ha fatto un gesto che dimostra la sua determinazione nel difendere la regola del doppio mandato, al punto da lanciare un aut aut se la medesima norma verrà aggirata: "Se deroghi al secondo mandato – avrebbe detto Grillo in una telefonata di fuoco all’ex “avvocato del popolo“ – dovrai fare a meno di me, lascio il Movimento 5 Stelle". Una notizia che non poteva certo restare appesa per molto e infatti, nel giro di poche ore, ecco la smentita. Almeno a parole, ovviamente. "Tra me e Beppe Grillo non c’è stata nessuna telefonata ieri sera e quindi nessun aut aut – ha spiegato Conte –. Smentisco categoricamente tutte le indiscrezioni in merito". Qualcosa, tuttavia, scricchiola. E pure parecchio, visto che il M5s si trova di fatto isolato dal gioco delle prossime alleanze a sinistra e dentro il M5s la base parlamentare ribolle proprio perché Conte sembrerebbe intenzionato a concedere alcune deroghe alla tagliola del secondo mandato. Tra questi ci sarebbero non solo Paola Taverna, ma anche Roberto Fico e altri personaggi a cui, però, Grillo stesso, in conversazioni private, avrebbe invece chiesto il passo indietro.

Le prossime 48 ore, con il rientro di Conte a Roma, diventano dunque decisive. Grillo non accetta deroghe. Conte, stando alle voci interne del Movimento, non vuole lo scontro con Grillo, mentre sale lo sconforto dei parlamentari con due mandati alle spalle. "Il simbolo è di Grillo, anche se Conte dovesse decidere di rompere – e non lo farebbe mai – andremmo a sbattere. È Grillo che ci lascia senza M5s, non il contrario", dice un big stellato. Altra questione, le parlamentarie, la selezione dal basso che da sempre ha contraddistinto le candidature in casa M5s. I tempi stringono ed è complicato metterle in piedi, anche se da Statuto sono previste. Inoltre secondo fonti interne, il M5s sta lavorando a un nuovo simbolo da presentare alle prossime elezioni che contiene il nome del leader Conte. Al momento si starebbe discutendo su diverse ipotesi. Nella più accreditata il nome di Conte dovrebbe sostituire, in basso, la data “2050“ e potrebbe essere presentato prima di Ferragosto.