Mercoledì 24 Aprile 2024

Il delitto di Saman Cortei e preghiere Spunta un video del padre latitante

Imputato per omicidio in Italia, l’uomo è stato filmato in Pakistan. Nessuno lo cerca: Shabbar Abbas gira libero nella sua città

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di Alessandra Codeluppi

Lui è latitante, al centro di un’estradizione richiesta al Pakistan dal governo italiano, ma non fa nulla per nascondersi. Tutt’altro: partecipa a un affollato corteo religioso, che si dipana sulle strade polverose del suo paese in Pakistan. Canta e si batte il petto, come i suoi compaesani. Ma non è uno qualunque: lui guida la manifestazione. Sta di fronte agli altri, lo si sente dire: "Avanti". E non appare né infastidito né impaurito da chi, tra loro, lo filma col cellulare.

In abiti bianchi tradizionali e sandali, coi grandi baffi, quell’uomo ripreso nel video divulgato dalla trasmissione televisiva ‘Quarto grado’ sembra essere proprio lui, Shabbar Abbas. Cioè il padre 46enne di Saman, la 18enne scomparsa da Novellara (Reggio Emilia), chiamato a rispondere di omicidio della giovane insieme alla moglie, lo zio e due cugini della ragazza. Da quanto ricostruito, quel giorno, il 27 agosto, Abbas stava partecipando alla funzione di Muharram, molto sentita dalla comunità sciita, a Charanwala, paese del Punjab in cui è cresciuta anche Saman prima di venire in Italia. Ad avvalorare la presenza che sia proprio Shabbar, anche la presenza nel filmato, accanto a lui, di un ragazzo con un cellulare in mano, riconosciuto in un suo parente. L’uomo che, stando a un’intercettazione, a proposito di Saman diceva "l’ho uccisa io per la mia dignità e il mio onore, l’abbiamo uccisa noi", godrebbe dunque ancora di pieno credito e influenza tra i suoi connazionali. Tanto che può muoversi in libertà, partecipando anche a un evento pubblico, come traspare da questa immagine, la prima di lui che ribalza in Italia dopo la sua partenza per il Pakistan.

Il bracciante agricolo si era allontanato da Novellara la mattina del primo maggio 2021 insieme alla moglie 49enne Nazia Shaheen, poche ore dopo la sparizione di Saman. La coppia si era imbarcata per il Pakistan all’aeroporto di Malpensa, dov’era stata immortalata dalle telecamere per l’ultima volta al gate: lui aiutava lei a calarsi la mascherina per farsi riconoscere, entrambi abbozzavano un sorriso all’operatore prima di riprendere i documenti per il volo. Contattato telefonicamente dalla stampa, Abbas annunciò il proprio rientro per il 10 giugno: quel giorno all’aeroporto andarono i carabinieri, ma lui non sbarcò. A un anno fa risalgono le prime segnalazioni secondo cui Shabbar si sarebbe trovato a casa propria, dove vivrebbe adottando sì qualche accortezza, ma di certo non da invisibile.