La risposta di Mosca all’ultimo giro di sanzioni americane è arrivata puntuale, con l’espulsione speculare di 10 diplomatici Usa, il divieto di ingresso nel Paese a pezzi grossi come il ministro della giustizia e il capo dell’Fbi, e altre misure per rendere difficile la vita dell’ambasciata statunitense in Russia. Ma, e questa è la vera novità, il Cremlino ha scelto di non interrompere il dialogo con Joe Biden, così come invece vaticinavano i circoli più intransigenti dell’élite russa. Insomma, il summit tra Putin e il nuovo inquilino della Casa Bianca, proposto proprio da Biden solo due giorni fa, appare salvo. E questo la dice lunga sul desiderio dello zar di sedersi, da pari, a un tavolo con il suo omologo d’oltre oceano. Il portavoce di Putin, pur bollando come "inaccettabili" e "ossessive" le sanzioni Usa, aveva giudicato "positivamente", in apertura di giornata, la volontà di Biden di dialogare. "La pensa così anche il nostro presidente", ha sottolineato Dmitry Peskov nel suo briefing.
CronacaIl Cremlino espelle i diplomatici Usa Ma Putin vedrà Biden