Giovedì 25 Aprile 2024

Il crac da 100 milioni del ristoratore stellato

Bancarotta fraudolenta e frode fiscale: domiciliari per Maspero, titolare del ’Tigli in Theoria’ di Como ed ex velista dell’America’s Cup

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di Paola Pioppi

Il mancato versamento di 20 milioni di euro di imposte per garantire il finanziamento delle altre società a lui riconducibili, all’interno di un complesso sistema di bilanciamento di crediti e debiti, che ieri mattina ha portato agli arresti domiciliari Giovanni Maspero, 47 anni, imprenditore comasco titolare del ristorante con Stella Michelin ’Tigli in Theoria’, prestigioso locale che ha sede in un palazzo del 1400 nel pieno centro di Como, il "palazzetto del vescovo" Branda Castiglioni.

Maspero, personaggio notissimo in città, è anche un appassionato velista, patron della seconda spedizione di Azzurra del 2009 verso la Coppa America: titolare del Joe Fly Sailing Team che ha gareggiato in tutto il mondo, nel 2009 aveva rifondato il team Azzurra per gareggiare nell’America’s Cup con lo Yacht Club Costa Smeralda e un equipaggio interamente italiano. L’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pubblico ministero Antonia Pavan all’esito degli accertamenti svolti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, e firmata dal gip Andrea Giudici, ipotizza i reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale derivanti da una sottrazione di 17 milioni di euro dal patrimonio di varie società, e 100 milioni di euro di esposizione con l’erario.

Le indagini – che coinvolgono anche il fratello di Maspero, Massimo, 37 anni, e il commercialista Roberto Villa, 77 anni di Milano, non destinatari di alcun provvedimento – sono partite in seguito alla richiesta di fallimento della società Prima Comunicazione srl, con sede a Olgiate Comasco, della quale Maspero era amministratore unico, esposta con l’erario per oltre 20 milioni di euro, dal cui patrimonio sarebbero stati distratti oltre 17 milioni, dirottati verso dieci società riconducibili a Maspero stesso, tra cui quella che gestisce il ristorante stellato. Perché l’esperienza professionale di Maspero è ramificata in molti campi: dalla rigenerazione degli smartphone ai laboratori di certificazione della sicurezza dei prodotti, fino alla ristorazione, una delle sue ultime imprese, che quest’anno si è vista riconfermare la Stella Michelin. A questo si aggiunge l’accusa di aver causato lo stato di insolvenza della Prima Comunicazione srl, omettendo di pagare 23 milioni destinati all’erario, occultando le reali perdite aziendali e inserendo a bilancio crediti in parte inesistenti.

Infine, gli viene contestato di aver sottratto 13 milioni di euro dal pagamento di imposte, facendone un uso personale o direzionandoli verso le sue società. La procura sta, inoltre, procedendo per l’autoriciclaggio di 3,3 milioni di euro provenienti da reati in materia fallimentare, e per una serie di omessi versamenti al fisco, pari a circa 4,4 milioni di euro tra ritenute e Iva. In tutto, spiega in una nota il procuratore Nicola Piacente, "l’esposizione debitoria raggiunta dalle società coinvolte nell’indagine ammonta a oltre 100 milioni di euro per le sole imposte e contributi previdenziali di cui è stato omesso il versamento".