Giovedì 25 Aprile 2024

Il Covid contagia il Giro Troppi ciclisti positivi Ritornano le mascherine

ROMA

Chi corre più veloce tra i ciclisti del Giro d’Italia e il Covid 19 fiaccato dall’ennesima mutazione? Dopo l’uscita di scena della maglia rosa Remco Evenepoel (così come di Filippo Ganna, Giovanni Aleotti e Nicola Conci), la direzione della corsa non sembra avere dubbi e con effetto immediato restaura l’obbligo di mascherina in tutte le aree di contatto con i corridori. Fa niente se solo undici giorni fa l’Oms ha decretato la fine della pandemia. Il Giro cambia in corsa il protocollo instaurando la misura in autotutela. Una scelta che fa inorridire Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive al San Martino di Genova: "Sembra che il Covid del 2023 faccia più paura ai ciclisti che non ai medici. Ormai la mascherina non è più un dispositivo di protezione individuale ma un mezzo di protezione degli organizzatori di competizioni sportive". Amara considerazione finale: "Non si riesce a tornare alla normalità. Povera Italia". "A titolo esemplificativo e non esaustivo – è la sintesi organizzativa – la misura sarà obbligatoria in queste aree: parcheggio bus delle squadre; area podio firma; area podio premiazioni; mixed zone; area linea d’arrivo; conferenza stampa; antidoping". L’obiettivo implicito della decisione è evitare positività che, oltre a nuocere agli atleti, possano impoverire la corsa. Mauro Vegni, direttore del Giro, replica alle critiche tirando dritto: "Il Covid c’è, abbiamo mollato un po’ troppo presto l’attenzione. Dobbiamo tenere alto il livello di guardia. Significa che ogni squadra può fare test. Qualcuno può decidere di fermare il corridore, qualcuno di farlo continuare. Lo staff sanitario delle squadre ha la responsabilità di valutare gli atleti. Quanto ad Evenepoel: è giovane, forse la squadra ha voluto tutelarlo". Ma la tempistica dell’annuncio, senza aspettare l’effetto del giorno di riposo, resta una ferita: "Certo, parliamo della maglia rosa... Non è stato bello", chiude Vegni, interessato ministro della Salute.

g.ros.