Giorgio
Comaschi
l suo pacco è in consegna". Si vive di pacchi, che solcano cieli e universi alla velocità del suono. Tu non fai a tempo a ordinare una cosa che Amazon te la scodella il giorno dopo, o il giorno stesso. Questa cosa del "subito" è diventata maniacale. Non posso aspettare, lo voglio subito, è urgente! Qualsiasi cosa, anche un carica spazzolino da denti. Si parla di casi in cui uno non ordina nemmeno. Pensa a una cosa che vorrebbe e dopo un attimo suona il corriere e te la allunga su per le scale. O te la tira nel giardinetto, alla moda americana, anche se è un orologio delicatissimo.
Ma c’è una caratteristica fondamentale dei corrieri e cioè sanno esattamente quando sei in bagno, o ti sei appena assopito per la pennica del dopo pranzo. Va bene che di solito arrivano all’ora di pranzo, perché è più facile che tu sia a casa e quindi non si rischia la mancata consegna.
I corrieri sono evidentemente dotati di un radar speciale per beccarti nel momento esatto di difficoltà. E la suonata di campanello ti coglie di soprassalto, con la precisione di un cecchino killer. Drrrinnn. "Noooooo!", è il rantolo disperato dell’abitante della casa (che il corriere sente da fuori e la sua bocca si tira in un sorriso beffardo). Di solito è il momento in cui si scuoce una pasta, o quando un uomo è a metà di una barba, o quando una donna è in doccia e si sta cospargendo di creme e unguenti speciali. Oppure è quel frangente in cui sei in bagno e non hai nessuna possibilità di manovra, sei privo di reazione, inerme e impresentabile anche nel look.
Risuonano nelle case dei "Vengooooo!" che hanno estensioni vocali pavarottiane. Quando invece ti svegli di soprassalto durante il riposino la domanda bofonchiata è: "Dove sono?". Il corriere a quel punto ha colpito nel segno e lo sa. Quando ti riprendi da qualsiasi cosa tu stia facendo ed esci, il pacco è già lì in terra e lui se ne è già andato via, come un cavaliere del west, con i titoli di coda all’orizzonte.