Martedì 23 Aprile 2024

Il coraggio dell’oncologa Muore sotto le bombe, andava a curare i bambini

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Era uscita di casa per salvare delle vite, ha perso la sua sotto le bombe di Putin. Si chiamava Oksana, e di mestiere faceva l’oncologa. Una dottoressa amata e stimata all’ospedale pediatrico di Kiev. Una donna giovane, rimasta sola dopo la morte del marito. La sua sorte ha scatenato lacrime e rabbia sui social. Come ogni mattina, lunedì stava andando al lavoro, ma non ci è mai arrivata: è morta in macchina, ad un incrocio, colpita da un ordigno durante il raid scatenato dai russi sulla capitale ucraina. Aveva appena lasciato il figlioletto di cinque anni all’asilo.

La dottoressa Leontieva è una delle vittime della "vendetta dello zar". E la sua storia, una delle prime che emerge tra i tanti nomi del bilancio del raid russo su Kiev, sta facendo il giro del mondo.

Sui social la foto di un’Oksana sorridente in campagna, avvolta da un paltò bordeaux con un bouquet di fiori in mano, conta migliaia di condivisioni. A cominciare da quelle dei suoi colleghi, i medici e gli infermieri dell’ospedale pediatrico di Ohmatdyt: "Un terrorista russo ha ucciso con un missile una persona meravigliosa, uno dei migliori medici e una madre amorevole. Ogni giorno, Oksana ha salvato bambini malati di cancro, ha dato felicità ai genitori e vita ai bambini", ha scritto su Facebook una dottoressa della sua équipe, l’anestetista Ekaterina Tkachenko. Innumerevoli i messaggi e gli appelli per sostenere il figlio della dottoressa, il piccolo Grish, al quale lunedì la guerra ha strappato la mamma. Solo sei mesi fa gli aveva portato via anche il papà, morto in battaglia per difendere il suo Paese, secondo quanto riportano i siti ucraini. Ora a Grish è rimasto solo il nonno materno. Per aiutarlo ad andare avanti, gli amici di Oksana hanno lanciato sui social una raccolta fondi. Un piccolo bagliore nella notte.

Antonio Del Prete