Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Cav all’angolo Più forte l’asse tra Lega e FdI

Bruno

Vespa

upponente, prepotente, arrogante e offensiva". Se c’era un fragile ponte di giunco ancora in costruzione tra Berlusconi e Meloni, le quattro definizioni della presidente di FdI fotografate sugli appunti del Cavaliere lo hanno fatto saltare con una carica di tritolo degna del ponte della Crimea. Le trattative sono interrotte e prevedibilmente lo resteranno, salvo sorprese, per l’intero fine settimana.

Riavvolgiamo il nastro. Un amico che aveva incontrato La Russa durante le votazioni di giovedì al Senato aveva detto alla Meloni: "Ignazio è a terra". E lei: "Aspetta a vedere". Meno di un’ora dopo s’è visto. Mentre i senatori di Forza Italia erano convinti di averle dato una lezione, lei aveva messo da parte provviste sufficienti per neutralizzarla. Ieri con Lorenzo Fontana non sono stati necessari aiuti esterni e quindi Giorgia Meloni ha messo al sicuro al primo colpo le due presidenze d’assemblea. Il rapporto Meloni-Salvini sembra essersi molto consolidato. Ieri la presidente di FdI ha messo a segno un colpo strategico con Salvini che ha indicato Giorgetti come ministro dell’Economia. Dopo l’incontro a tre dell’altro ieri, quello che era un candidato della Meloni a dispetto di Salvini è diventato il candidato di Salvini, gradito anche al Quirinale. Giovedì sera Giorgia Meloni aveva rimesso tutto in discussione, ma alcuni punti fermi dovrebbero restare: con Antonio Tajani agli Esteri e il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, gradito a Salvini, all’Interno. Gli altri ministeri sono nelle mani della Meloni, che certamente terrà la Difesa per Guido Crosetto o Adolfo Urso, a meno che Crosetto non vada a uno Sviluppo economico rinforzato, al quale sta pensando anche Salvini lasciando libere le Infrastrutture. Quasi tutto è ancora in gioco e la grande incognita è come e quando torneranno a parlarsi Meloni e Berlusconi per assicurare tra una settimana la partenza del governo in condizioni di ragionevole stabilità.