Il caso Copasir e lo strano poker degli ex presidenti

Inusuale lettera di Pivetti, Fini, Bertinotti e Boldrini "La Commissione spetta all’opposizione"

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di Ettore Maria Colombo

Pivetti-Bertinotti-Fini-Boldrini. Il quartetto che non ti aspetti alza la voce sul caso Copasir, chiedendo che la sua presidenza vada, legittimamente, all’opposizione (cioè a Fd’I e non alla Lega, che oggi lo detiene) è composto da quattro ex presidenti della Camera dei deputati di cui da tempo si eran perse le tracce. La Pivetti, presidente della Camera dal 1994 al 1996, allora leghista, aveva tentato, di recente, nel 2019, di farsi eleggere eurodeputata per Forza Italia, ma senza successo. Più famosa resta sua sorella Veronica, attrice e opinionista tv. Fausto Bertinotti, a lungo segretario di Rifondazione comunista, presidente di Montecitorio dal 2006 al 2008, si era ritirato nel suo eremo di Massa Martana, ormai più vicino a Cl che alla sinistra radicale che fu.

Gianfranco Fini, presidente della Camera dal 2008 al 2013, dopo il noto "Che fai, mi cacci?" rivolto a Berlusconi, era finito nei guai per la sua casa a Montecarlo, e non fa più politica attiva. Politica attiva che, invece, fa ancora oggi Laura Boldrini, terza presidente donna di Montecitorio dal 2013 al 2018, dopo la Jotti e la Pivetti: eletta nelle file di LeU, alle Politiche del 2018, è passata nel Pd come indipendente e, dopo alcuni scivoloni causa i mancati stipendi a colf e portaborse, ha da poco vinto un brutto male. Sono loro i ‘quattro dell’Ave Maria’ che ieri hanno scritto una lettera – un unicum mai registrato prima di ben quattro ex presidenti della Camera – per chiedere che la presidenza del Copasir venga tolta alla Lega e ’riassegnata’ a Fratelli d’Italia. Il comitato parlamentare di controllo dei servizi segreti italiani, una commissione bicamerale, spetta – per legge e per regolamento delle Camere – all’opposizione presente in Parlamento, oggi rappresentata da un solo gruppo parlamentare, Fratelli d’Italia.

Ma la Lega – che ottenne tale incarico con un suo rappresentante, Raffaele Volpi, alla nascita del governo Conte II (il primo presidente, in questa legislatura, fu il dem Lorenzo Guerini, alla nascita del Conte uno) – non vuole mollare la presidenza. La situazione non si sblocca da mesi, nonostante i pareri pro veritate richiesti ai presidenti delle Camere, Fico e Casellati, che se ne sono di fatto lavati le mani. Ora, però, intervengono gli ex presidenti. "La Presidenza del Copasir – scrivono in una lettera aperta Bertinotti, Pivetti, Fini e Boldrini – spetta all’opposizione quale garanzia costituzionale, in una democrazia fondata sull’equilibrio dei poteri e sul rispetto dei diritti della minoranza". Una lettera che fa il paio con l’appello sottoscritto da quasi 60 costituzionalisti che, a loro volta, sollecitano i presidenti di Camera e Senato a "ripristinare la legalità costituzionale" al Copasir. Potrebbe essere la Corte Costituzionale a dover sciogliere il nodo dell’applicazione della legge.