Lunedì 22 Aprile 2024

Il caso Bibbiano, chiesto processo anche per il sindaco

A fine ottobre udienza preliminare per 24 persone I pm: "False relazioni per ingannare i giudici"

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Fu un’indagine che segnò un prima e un dopo. Spartitoria come il suo nome, ‘Angeli e demoni’: i primi, i bambini che sarebbero stati portati via dalle famiglie con pretesti; gli altri, gli assistenti sociali dell’Unione Val d’Enza che avrebbero falsificato le relazioni e i professionisti che li avrebbero suggestionati durante la sedute.

E ora, un anno dopo l’esecuzione delle misure cautelari, scattate il 27 giugno, la Procura reggiana chiude il cerchio sul caso giudiziario che ha fatto conoscere Bibbiano, diecimila anime e patria del Parmigiano Reggiano, all’Italia intera. Dopo i sei mesi di infuocato scontro politico in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio, l’avviso di fine indagini, poi la forzata sosta dovuta all’allarme Covid, ora sono arrivate le richieste di rinvio a giudizio. Il pm Valentina Salvi chiede che siano processati ventiquattro indagati (solo la posizione dello psicologo dell’Ausl Matteo Mossini è stata stralciata in vista dell’archiviazione). A decidere se dovranno sostenere il dibattimento sarà il giudice Dario De Luca, nell’udienza preliminare fissata il 30 ottobre. Confermati i nomi dei principali indagati per i presunti reati sui minori: l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l’assistente sociale Francesco Monopoli, lo psicoterapeuta del centro ‘Hansel e Gretel’ di Torino Claudio Foti e la moglie Nadia Bolognini. Chiesto il giudizio anche per il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, imputato per reati amministrativi: arrestato un anno fa, messo ai domiciliari e poi in libertà dalla Cassazione, è tornato da qualche mese alla guida del municipio dopo la sospensione. E così per l’ex primo cittadino di Montecchio Paolo Colli e la funzionaria del Comune di Reggio Daniela Scrittore. "Finalmente - commentano gli avvocati Oliviero Mazza e Rossella Ognibene, difensori di Anghinolfi - la nostra assistita potrà difendersi davanti a un giudice e non sul web o in piazza...". Anche Giovanni Tarquini, avvocato del sindaco Carletti, preannuncia "tante considerazioni difensive che dimostreranno l’infondatezza delle accuse".

Sono 48 le parti offese: oltre ai dieci bambini e alle loro famiglie, figurano l’Ausl di Reggio, la Fondazione vittime reati emiliano-romagnoli, i Comuni di Gattatico e Montecchio, l’Unione Val d’Enza, con riferimento anche alle assistenti sociali ritenute vittime di violenza privata sul lavoro e di pressioni. Compaiono anche la Regione e il ministero della Giustizia per gli inganni in cui sarebbe incappato il tribunale dei minori a causa delle relazioni falsate dei servizi sociali.