Il cane sbranato da un lupo, Snoopy era con la sua padrona: "In natura tutto sta cambiando"

L’aggressione a Palombaro (Chieti): la donna sotto choc, l’allarme del Parco della Maiella. Il predatore fotografato dai vicini di casa: è un esemplare rimasto isolato dal branco e affamato

Lupo aggredisce un cane e la padrona in Abruzzo

Lupo aggredisce un cane e la padrona in Abruzzo

Palombaro (Chieti), 22 maggio 2023 – Ancora un cane aggredito da un lupo, ancora in un luogo abitato e anche in presenza di una persona. Stavolta è accaduto in Abruzzo, nel chietino. Un lupo ha aggredito in due tempi il cagnolino di una donna e l’ha poi trascinato nel bosco tra le fauci. Le foto prese dai vicini mostrano un lupo magro, isolato e probabilmente affamato, ed è questa anche la tesi degli esperti.

L’aggressione è avvenuta a Palombaro (Chieti), con la donna terrorizzata e ferita da una caduta poi trasportata in ospedale per accertamenti e la fine del cagnolino Snoopy. Questo episodio riporta alla cronaca lo storico e difficile rapporto tra gli uomini e i lupi, specialmente nelle aree interne appenniniche. Donna e cane passeggiavano per le strade di un paese che fa parte del Parco Nazionale della Maiella, zona dove la presenza animale è consueta e la convivenza entrata ormai nella routine.

Ora a Palombaro però la preoccupazione è tanta. Ma che in Abruzzo questo sia un ‘tempo dei lupi’ è dimostrato dai fatti di questi mesi: nove lupi avvelenati nei giorni scorsi a Cocullo (L’Aquila), gli avvistamenti di esemplari isolati vicino ai centri abitati di Spoltore e Pianella in tutta un’altra zona ossia nel pescarese, hanno fatto alzare la soglia dell’attenzione.

Di fronte al nuovo episodio, c’è cautela, ma non stupore, tra gli addetti ai lavori. Negli ultimi mesi si verificano diversi casi apparentemente critici in Italia, ed è chiaro che si sta assistendo ad un cambiamento ecologico significativo. "Dovremmo utilizzare uno sguardo alto e avere consapevolezza dei grandi processi ecologici in atto sui nostri territori, ma so che non è facile, soprattutto in quest’epoca social mediatica", sottolinea il responsabile del servizio veterinario del Parco nazionale della Maiella Simone Angelucci.

Come nel caso di Spoltore e Pianella anche in quest’occasione si tratta di un esemplare isolato, forse escluso dai branchi, per ciò in difficoltà, e quindi spinto ai limiti della ‘civiltà’. E in molti altre situazioni si è parlato di aggressioni ad animali domestici, compresi cani. È la ricerca del cibo che causa gli sconfinamenti dei lupi. Il Parco. in due distinte occasioni, si è incontrato con cittadini e amministrazione dei due comuni pescaresi per spiegare comportamenti e dare informazioni.

Ben diverso è il caso di Cocullo. Qui l’inchiesta aperta dalla procura di Avezzano dovrà fare luce su un grave caso di avvelenamento con esche di un branco di nove esemplari: nel mirino sono finiti gli allevatori. Se nel caso di Palombaro e del pescarese è il singolo lupo a spingersi verso gli abitati per fame, nelle montagne i lupi si trovavano nel loro habitat naturale e a ucciderli è il processo inverso, ossia la presenza dell’uomo nei territori della natura per una competizione economica.