Mercoledì 24 Aprile 2024

Il cane abbaia? Ma la maxi multa è incredibile

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Marco

Buticchi

Il sindaco di Recoaro Terme ha disposto che i proprietari di cani abbaianti siano puniti con ammende fino a 500 euro. Non mi è chiaro se la sanzione scatti a ogni latrato, se vengano praticati sconti per il ringhio prolungato o se la cagnara di gruppo goda di particolari agevolazioni. Mentre ragionavo sul tutore dell’ordine sull’ululato, ho battibeccato con mia moglie e mi son guardato bene dall’alzare la voce: non vorrei che altri podestà locali prendessero a sanzionare come rumori molesti anche gli screzi familiari.

Battute a parte, i cani vanno educati, istruiti, tenuti il più possibile negli ambienti dei loro padroni per non infastidire gli altri, ma anche lasciati liberi di esercitare il loro mestiere: quello di mammifero appartenente all’ordine carnivoro della famiglia dei canidi. E appunto abbaiante. Annullarne drasticamente ogni istinto ricorda prepotenze razziste d’altri tempi. Chissà quale multa è prevista per i cani pastore che radunano le greggi, per quelli da guardia che difendono dai malintenzionati, per quelli da soccorso quando salvano umani in pericolo di vita, per quelli da cieco, poliziotto, da ricerca. Vede, signor sindaco, a volte si fa prima a imperare che a pensare quanto pesi effettivamente un cucciolo sulla serenità della nostra vita. Anzi, proprio ai cani chiederei come vedono la sua legge anti-abbaio… con la speranza per le sue terga che vero sia l’antico adagio: can che abbaia non morde!