Giovedì 18 Aprile 2024

Il candidato batte cassa "Senza i fondi mi ritiro"

Ultimatum di Bernardo: "Cinquantamila euro per la campagna". Poi il dietrofront

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di Giambattista Anastasio

Prima la minaccia di ritirare la sua candidatura a sindaco di Milano se i partiti che lo sostengono – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e i Popolari di Lupi – non gli garantiranno i soldi e la sintonia utili per continuare la campagna elettorale. Poi l’immediata marcia indietro. Nel mezzo il fuoco amico, quello esploso da Vittorio Feltri, che lo ha definito un "candidato non all’altezza". Opinioni di un giornalista? No, non solo: Feltri è candidato alle elezioni milanesi come capolista di Fd’I. Tutto nelle ultime 24 ore, le più complicate della campagna elettorale di Luca Bernardo, il pediatra scelto dal centrodestra per provare a strappare Palazzo Marino a Giuseppe Sala e al centrosinistra, un’impresa che da difficile si sta facendo impossibile, anche per gli scontri interni alla coalizione.

La minaccia sta in un messaggio vocale inviato venerdì dallo stesso Bernardo ai coordinatori dei partiti che lo sostengono, in una chat ristretta di dieci persone. "Vi prego cortesemente in qualità di segretari di partito e responsabili: se entro questa settimana non arrivano per tutti i partiti 50mila euro a testa per andare avanti in questa campagna che costa molto di più, perché per fare bisogna anche spendere, in assoluta trasparenza, io lunedì (domani, ndr) mattina alle 10 convoco una conferenza stampa e dirò che mi ritiro dalla tenzone elettorale. Questo – insiste Bernardo – è l’ultimo messaggio che vi lascio perché così non si può andare avanti. Se io trovo una versione diversa sul conto corrente e non vedo una sintonia completa e totale sulla campagna elettorale, che vedo solo da alcuni, io lunedì mi ritiro. Torno a fare il mio lavoro, che tanto mi piace". Un audio diffuso nella prima serata di ieri dal sito di Repubblica e che scatena reazioni immediate.

I partiti di centrodestra diffondono una nota unitaria con la quale assicurano sostegno a Bernardo ed escludono l’eventualità di un suo ritiro. "Bernardo ha ragione, non può essere lasciato solo – commenta Matteo Salvini –. La Lega c’è, noi diamo tutto il sostegno possibile e immaginabile. Spero che anche tutto il centrodestra ci sia, perché qualcuno ogni tanto lo vedo un po’ distratto". E ogni riferimento a Fd’I sembra puramente voluto. Quindi è lo stesso Bernardo a gettare la classica acqua sul fuoco: "Tanto rumore per nulla. È vero che in un audio privato con i segretari cittadini dei partiti ho chiesto un ulteriore sforzo economico in vista delle ultime due settimane prima del primo turno, i toni sono stati più decisi per velocizzare le burocrazie dei partiti già molto impegnati giustamente nelle proprie corse. Ma il centrodesta è sempre più unito". A raccogliere fondi per la campagna finora è stato l’imprenditore e onorevole di Coraggio Italia, Guido Della Frera.