Venerdì 19 Aprile 2024

Il cancro, la mano, il sangue di renna Solo voci o Putin è davvero malato?

Gli 007 e l’oligarca dissidente: "Ha la leucemia, già operato". Il gonfiore, le macchie e i rimedi esoterici

Migration

di Cesare

De Carlo

"Sì, speriamo che muoia. E anche presto", dice la fonte a News Lines, magazine di uno dei Think Tank (Istituti di studi) di Washington. Nessun nome. Ovvio. Va protetto dalle persecuzioni dello Fsb, come nella Russia post comunista si chiama il famigerato Kgb. Si sa che è un oligarca, ex intimo di Vladimir Putin, uno dei duecento uomini più ricchi della Russia. Non abita più a Mosca. E alcune settimane fa, apparentemente a sua insaputa, è stato registrato mentre parlava con un business man americano. Il quale ha fatto avere il nastro al giornalista, a condizione che non venisse pregiudicata la sua sicurezza. Molti, troppi ex amici e neo nemici del presidente russo, sono morti misteriosamente. Prima e dopo l’infame invasione dell’Ucraina. Otto solo dallo scorso gennaio ad oggi. Due di questi avrebbero commesso suicidio dopo avere ucciso mogli e figli. Il condizionale è d’obbligo quando si ha a che fare con un regime che – come i Borgia – usa il veleno o altre sostanze tossiche contro i dissidenti. All’interno e all’esterno. O per intimidirli come pare sia avvenuto a Roman Abramovich, che in marzo tentò un’impossibile mediazione.

LE VOCI

Come ai tempi dell’Unione Sovietica, per sapere qualcosa sulla salute dei leader del Cremlino, bisogna mettere assieme un mosaico di voci, indizi, segnali, indiscrezioni. Partiamo allora dal nastro. Vladimir Putin – dice la fonte – "è molto malato". Cancro al sangue. Incurabile, forse terminale, precisa Christopher Steel, che dirigeva il Russia Desk al mitico MI6, l’intelligence britannica resa famosa da James Bond. Putin sarebbe stato già operato un paio di settimane prima di lanciare l’attacco all’Ucraina, dunque ai primi di febbraio. Forse un trapianto di midollo o forse un intervento alla tiroide. Il Cremlino smentisce.

LE CADUTE

Meno probabili le voci raccolte dai servizi segreti israeliani, che parlano di Parkinson. Non credo, dice John Hardy, neurogenetista britannico. Il problema sarebbe "la schiena con riflessi sulle sue capacità mentali". Putin ha 69 anni. È caduto un paio di volte da cavallo. Ha subito contusioni, traumi in molte parti del corpo giocando a hockey.

LE RENNE

Il Times di Londra cita Proyekt, una rivista russa cosiddetta indipendente. Vladimir Putin è seguito giorno e notte da tre specialisti. L’oncologo gli avrebbe raccomandato di fare impacchi con il sangue ricavato dalle corna di giovani renne. È un trattamento praticato in Siberia dalla notte dei tempi. E rientra nelle terapie ancestrali. Vi hanno fatto ricorso i leader russi, dagli zar ai dittatori sovietici. E anche ai santoni. Lo zar Nicola II aveva Rasputin. Leonid Breznev aveva una guaritrice dotata – si mormorava – di fluidi magnetici. Me lo trovai di fronte a Vienna all’Opera House, nel giugno 1979. Una statua di cera. Eppure andò avanti per altri tre anni.

GLI INDIZI

In primo luogo la faccia, secondo il Times. Gonfia. Assunzione di steroidi? Poi macchie scure sulle guance, come compare in un video dell’11 marzo scorso. Putin l’aveva registrato per gli ospiti della festa della Lega Nazionale di Hockey a Sochi, sul Mar Nero. Si scusava di non poterci essere. Evento più unico che raro. Il 9 maggio alla solenne parata sulla piazza Rossa, aveva una coperta verde sulle gambe. La temperatura era mite, quasi 10 gradi. E appunto le gambe sembrano reggerlo a fatica. Altri video lo mostrano al Cremlino mentre si appoggia ai tavoli e alle balaustre, mentre barcolla sedendosi, affetto da attacchi di tosse.

LE FAKE NEWS

E se invece i rumors fossero finzione? Il succitato New Lines cita John Sipher, ex russologo della Cia. Dice: "I russi sono maestri nella disinformazione. Se ne servono per dirottare l’attenzione all’interno e soprattutto all’esterno". E ancora: "Putin è in realtà un boss mafioso. E i clan sono in concorrenza fra loro". Dunque potrebbero essere loro a creare le speculazioni per eliminare il vecchio boss e sostituirlo prima che le loro fortune vengono bruciate del tutto. Se così fosse, Putin dovrebbe vedersela non solo con la malattia, ma anche con tentativi di farlo fuori. Lo sostiene il generale Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence ucraina.