Il calciatore condannato per stupro Insorgono i tifosi, bloccato l’ingaggio

Il Bari tratta il centrocampista del Genoa Manolo Portanova, su cui pesa una sentenza di primo grado . La reazione dei supporter della squadra in serie B: "La violenza non può passare in secondo piano"

di Laura Valdesi

SIENA

Un’altra bufera su Manolo Portanova. Il 22enne centrocampista del Genoa con un passato nella Juventus non gioca più da quando, il 6 dicembre scorso, è stato condannato a sei anni per la violenza sessuale di gruppo su una studentessa in un appartamento vicino a Piazza del Campo, a Siena. Anche se il pronunciamento del giudice non gli impedisce di svolgere la sua professione.

Prima la vampata di proteste dei tifosi genoani quando venne convocato per la partita contro il Sudtirol, anche se poi mister Alberto Gilardino lo mandò in tribuna. La società ha cercato di evitare problemi legali visto che il contratto scade nel giugno 2024. Quindi l’apertura di un procedimento nei confronti di Portanova della procura federale della Figc per valutare un’eventuale iniziativa da parte della giustizia sportiva anche se nulla, nella vicenda di Siena, ha a che vedere con la sua professione. Si voleva verificare se sono stati rispettati i principi di correttezza e lealtà dei tesserati. Ad ora non c’è stato alcun seguito.

Sono bastate adesso le voci sul possibile arrivo del centrocampista al Bari, allenato da Michele Mignani, rumors su un prestito per sei mesi, per scatenare una sollevazione generale dei supporter della squadra pugliese. Che hanno detto ’no’ all’arrivo del calciatore. Non solo è comparso nei forum virtuali l’hashtag #nomanoloportanova con l’invito al presidente Luigi De Laurentis ad interrompere ogni trattativa con il Genoa per l’acquisto appunto in prestito. Ma sul web e anche altri forum dedicati ai biancorossi, c’è chi ha minacciato disdette degli abbonamenti alle pay-tv in caso di esito positivo della trattativa. "Questa operazione fa capire veramente tutto.. siamo messi veramente male", un altro commento sul sito ’solobari.it’. "E ancora: "Portanova restasse al Genoa". Fino a chiedere le dimissisoni del direttore sportivo Ciro Polito. La trattativa alla fine è saltata.

Non c’entravano nulla le scelte di mercato. L’opposizione dei tifosi era collegata proprio alle accuse che hanno poi condotto alla condanna per stupro del calciatore che sta segnando profondamente la sua carriera, nonostante non sia ancora definitiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado saranno depositate i primi di marzo e subito verrà presentato appello. Non si stanca di ribadire con forza l’innocenza del figlio il padre di Manolo, Daniele Portanova. Che ha pubblicato sul profilo facebook un video nel quale l’avvocato Gabriele Bordoni, legale del giovane, il 17 gennaio scorso ribadiva "che la scelta del rito abbreviato non è un’ammissione di responsabilità, quello è il patteggiamento. È un processo che si svolge sulla base delle carte. Nella memoria di 62 pagine con allegati c’erano gli argomenti utili per capire cos’era successo quella sera". E concludeva ribadendo "il fermo convincimento dell’assoluta innocenza di Manolo". Che per adesso, però, deve restare alla finestra.