Sabato 19 Luglio 2025
SIMONA BALDELLI
Cronaca

Il brano del Gattopardo. Saper guardare oltre

"Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi" dice Tancredi, nipote del principe di Salina. È una frase...

Alain Delon nel ruolo di Tancredi Falconeri nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti

Alain Delon nel ruolo di Tancredi Falconeri nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti

"Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi" dice Tancredi, nipote del principe di Salina. È una frase da Il Gattopardo, di Tomasi di Lampedusa, una delle tracce della Maturità, talmente famosa da essere quasi un luogo comune. D’altra parte se i luoghi comuni sono sempre i più frequentati, un motivo ci sarà. Il motivo, in questo caso, è che la letteratura non galleggia su una nuvola, al di sopra delle faccende umane. Anzi. La letteratura offre un’alternativa, allarga lo sguardo. È una chiave per interpretare la quotidianità, anche se racconta fatti lontani nel tempo e nello spazio. Per avere una visione d’insieme è necessaria una giusta distanza.

Auguro ai maturandi di trovare questa chiave, perché il Gattopardo si interseca profondamente con i mutamenti della nostra società, anche a livello internazionale, specialmente oggi, con i giornali che titolano di "cambi di regime". E auguro loro di prenderla come spunto per un proprio immaginario, nonostante i rischi di ‘andare fuori tema’, come spesso i professori rimbrottano. Come può essere fuori tema la capacità di prendere spunto da una frase circoscritta per guardare oltre? Non dovrebbe essere, questo, il fulcro di un esame di maturità? Auguro quindi ai maturandi, e a tutti noi per il futuro, un atto di coraggio. Partire dai temi del Gattopardo per immaginare il mondo che verrà, in tutto difforme da questo, in cui non ci sia spazio per gli errori del passato e del presente. Sovvertire l’opportunismo di Tancredi. Cambiare tutto, affinché tutto cambi.