Giovedì 25 Aprile 2024

"Il bonus è un aiuto ridicolo Tagliare le tasse sui salari"

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di Maddalena De Franchis

Imprenditore bergamasco di terza generazione, Paolo Agnelli (foto) è al timone di Alluminio Agnelli, gruppo di tredici aziende operanti, tra l’altro, nell’ambito della lavorazione dell’alluminio, delle pentole professionali e del design industriale. Complessivamente, il gruppo occupa 350 persone e ha un fatturato di oltre 160 milioni di euro. Agnelli presiede inoltre Confimi (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata), associazione che rappresenta circa 45mila imprese - per un totale di 600mila dipendenti - nei principali settori produttivi.

Agnelli, con l’inflazione alle stelle e gli stipendi italiani fermi al palo, il dibattito si fa di giorno in giorno più infuocato. Come se ne esce?

"Non dev’essere il governo a dettare la linea sui salari, ma le parti sindacali e le associazioni industriali. Altrimenti, il rischio è di ritrovarsi al potere il ‘partito dell’aumento paga’, che cavalca il malcontento per guadagnare voti. Bisognerebbe poi guardare ai dati con minore superficialità".

Che intende dire?

"Se mettiamo a confronto gli stipendi medi italiani e tedeschi, notiamo che quelli italiani sono inferiori. Dimentichiamo, però, che in Germania non esistono tredicesime e quattordicesime mensilità, né Tfr. Quando si parla di aumenti salariali, gran parte della classe politica omette di dire che il salario medio di un dipendente è strozzato da tasse e contributi: è lì che si dovrebbe intervenire, tagliando il cuneo fiscale".

Cosa pensa del bonus ‘una tantum’ anti-inflazione, previsto a luglio per gli stipendi medio-bassi?

"A fronte di rincari che hanno raggiunto il 500% su energia e carburanti, si tratta di un provvedimento ridicolo. Anzi, vergognoso".

Gli imprenditori potrebbero intervenire erogando un premio di produzione.

"Sono poche le aziende che possono permetterseli: i grandi brand del lusso, ad esempio. Ma provi a chiedere a una falegnameria o al bar di provincia se hanno margini per garantire premi di produzione: la risposta è no, perché navigano a vista".

Nei mesi scorsi, qualcuno dei suoi 350 dipendenti le ha chiesto un aiuto per pagare le bollette?

"Se le persone che lavorano con noi da 20-30 anni si trovano in difficoltà, noi le sosteniamo".