Mercoledì 24 Aprile 2024

Il blackout del campione "Era un attacco di panico"

L’astro nascente del tennis Musetti svela i motivi del ko nella ’sua’ Firenze "Il diaframma si blocca, a volte non mi controllo quando sono sotto pressione"

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di Giampaolo Marchini

Il campione è tale non solo quando vince dentro il rettangolo di gioco. Ma anche quando, dopo essere stato battuto, ha il coraggio di mettersi a nudo e raccontare le proprie debolezze. Senza sconti e scorciatoie.

Lorenzo Musetti da Carrara, astro nascente del tennis di casa nostra, dopo la sconfitta nelle semifinali del torneo Atp 250 Open di Firenze, ha spiegato a tutti i motivi del ko, contro il canadese Felix Auger Aliassime. "Ho avuto mal di stomaco, un blocco del diaframma, non saprei definirlo...". E ancora: "Non c’è bisogno di nessun consiglio da medici o scienziati nucleari, è una cosa un po’ fisiologica. Non sono riuscito a controllare le emozioni. Non ho mai sofferto di attacchi di panico, ma è una cosa che non riesci a superare durante una partita, ci vuole del tempo per tornare alla normalità".

Parla dimostrando più dei suoi venti anni, ammettendo, onesto con se stesso, che la tensione è una bestia difficile da domare, capace di riaffiorare anche dopo tanto tempo: "Mi capitavano abbastanza frequentemente nel circuito Juniores – ha aggiunto Musetti – dove non ero abituato a certi tipi di pressioni ed esperienze. Era da parecchio che non accadeva. Era successo ad esempio con Baez a Milano nella NexGen l’anno scorso, in campo è difficile gestire una cosa del genere". E a Palazzo Wanny forse si sono create quelle condizioni che possono mettere in crisi anche i più forti. La responsabilità di essere l’ultimo azzurro in campo, i genitori sulle tribune e un palazzetto pieno da non deludere sono stati probabilmente un mix pesante da sopportare. E Lorenzo ha alzato la mano, preoccupandosi prima di tutto di dare merito all’avversario, come nel dna di un campionissimo. "Non voglio togliere nessun merito ad Auger Aliassime perché ha iniziato fin da subito a giocare bene. Io non ero al meglio dal punto di vista fisico e per quello sono amareggiato. Cercherò comunque di trovare il lato positivo anche di questa sconfitta". Già, perché Lorenzo, come conferma il suo manager Ugo Colombini, è già partito per Napoli dove da oggi si giocherà un altro Atp 250 Open per continuare a scalare posizioni nella classifica mondiale, perché comunque dopo il ko, è passato dalla numero 28 alla 24. Non una novità per il mondo dello sport il generale e del tennis in particolare dover fare i conti con attacchi di panico. Tanti campioni, soprattutto giovani, hanno attraversato momenti difficili. Tra i primi ad avere coraggio a parlare di tutto questo fu DeMar DeRozan, stella della Nba con i Chicago Bulls. Il suo caso ebbe una eco incredibile, tanto che la Nba decise di aumentare i fondi destinati al benessere mentale dei giocatori.