Il basket anticipò il progetto più di vent’anni fa

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La Superlega? Un film già visto 21 anni fa nel mondo dei canestri. La vecchia Coppa dei Campioni è un prodotto Fiba, la federazione internazionale dei canestri, fino a quando, nel 2000, interviene l’Uleb, l’unione delle leghe europee. L’Europa dei canestri si spacca: da un lato Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv, Cska Mosca ed Efes Pilsen Istanbul che restano in seno alla Fiba con la Suprolegue. Dall’altro i rivoluzionari: Real Madrid, Olympiacos Pireo e Barcellona. Tra i club fondatori Uleb, le due bolognesi, Virtus e Fortitudo, e Benetton Treviso. È la Virtus a conquistare nel 2001 la prima Eurolega Uleb. In quel 2001 tra una minaccia di scomunica e l’altra, si arriva all’accordo tra i due mondi: resta solo l’Eurolega che, dal 2009, viene organizzata dall’Eca (Euroleague Commercial Assets).

L’Eurolega è un campionato europeo con 18 squadre: 11 team sono titolari di licenze pluriennali. Un posto viene riservato al club vincitore dell’EuroCup (secondo trofeo continentale), in più ci sono le società che conquistano i rispettivi campionati nazionali. Tra questi non c’è l’Italia: la Reyer Venezia, pur avendo vinto un paio di scudetti, nelle ultime stagioni non ha mai disputato l’Eurolega. Previste due wild-card (inviti a club emergenti) e tra i paletti fissati dall’Eca l’obbligo di disporre di un impianto da almeno 10mila posti.

L’unica squadra italiana – la Virtus Bologna avrebbe potuto accedere in questa stagione, se avesse conquistato la finale di EuroCup – in Eurolega è l’Olimpia Milano guidata da Ettore Messina vincitore due volte con la Virtus Bologna e due volte con il Cska Mosca.

a. gal.