Giovedì 18 Aprile 2024

Il banco di prova L’Italia guarda la sua locomotiva In gioco le alleanze

Meloni: questa tornata avrà un riflesso a Palazzo Chigi. Alle urne anche in Lazio dove Pd e grillini sono divisi

Più di undici milioni di italiani, tra domenica e lunedì, sono attesi alle urne di Lombardia e Lazio per eleggere il presidente e il nuovo consiglio regionale. Sono 3,1 milioni gli aventi diritto laziali e 8 milioni quelli lombardi. Quattro i candidati che si contendono Palazzo Lombardia: Attilio Fontana, presidente uscente, ricandidato dalla coalizione di centrodestra; Pierfrancesco Majorino, scelto dal centrosinistra e dal M5S; Letizia Moratti, ex vicepresidente della giunta Fontana, che corre con una propria lista civica e con l’appoggio del Terzo Polo (Azione-Italia viva) e Mara Ghidorzi per Unione popolare. Per la poltrona più importante del Palazzo della Regione Lazio alla Garbatella, in lizza ci sono invece la giornalista Donatella Bianchi, Movimento 5 Stelle e Polo progressista; l’assessore uscente alla Sanità Alessio d’Amato (Pd e Terzo Polo) e Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, che ha unito attorno a sé il centrodestra.

Che siano elezioni con dei riflessi nazionali, oltre evidente, è anche stato certificato con bollo dalla premier Giorgia Meloni, che qualche giorno fa ha partecipato alla kermesse di Attilio Fontana a Milano assieme agli altri leader del centrodestra. Le sottotracce, da questo punto di vista, sono almeno due. La prima riguarda proprio la maggioranza di governo, i cui equilibri potrebbero venire compromessi da una schiacciante vittoria di Fratelli d’Italia. O dall’exploit e la debacle di Fratelli d’Italia e della Lega. La seconda guarda alle opposizioni che, alle due sfide, si presentano divise. Con un asse Pd-M5s a Milano, dove invece il Terzo Polo di Renzi e Calenda prova a contarsi da solo, e in alternativa ai dem, appoggiando la lista civica di Letizia Moratti. Scelta che si ribalta nel Lazio: Terzo Polo e Pd uniti su Alessio D’Amato e M5S in solitaria sulla giornalista Donatella Bianchi. Comunque vada, al giorno dopo, ci sarà da ragionare.

Simone Arminio