Commozione e dolore, una folla che ha riempito la chiesa, i palloncini e le note di ’Finché non mi seppelliscono’ di Blanco. La città di Gragnano (Napoli) si è fermata per l’ultimo saluto ad Alessandro, il tredicenne precipitato dalla finestra di casa la scorsa settimana, forse a causa del cyberbullismo. Sulla tragedia c’è un’indagine per istigazione al suicidio, con sei persone indagate, tra cui due donne e solo in due già maggiorenni. Al funerale erano presenti in migliaia. In prima fila i genitori, distrutti dal dolore. Poi i compagni di scuola e quelli della sua squadra di basket: una fiumana di ragazzini con magliette bianche sulle quali era stampata la foto del tredicenne. Dentro al chiostro uno striscione con la scritta ’Alessandro vive’.