Giovedì 18 Aprile 2024

Identità di genere e discriminazioni: i nodi del ddl Zan

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Non è la prima volta che il rapper e marito di Chiara Ferragni, Fedez, lancia dichiarazioni in difesa del ddl Zan. Ma che cosa prevede questo discusso provvedimento, nato su iniziativa del deputato del Pd Alessandro Zan (nella foto)?

La legge Zan contro l’omofobia si propone di prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità. La proposta di legge è stata approvata in prima lettura alla Camera il 4 novembre e ora è all’esame della commissione Giustizia del Senato.

Il testo prevede l’estensione dei cosiddetti reati d’odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del Codice penale), a chi compia discriminazioni verso omosessuali, donne, disabili. Nel dettaglio, è prevista la reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi commette o istiga ad atti di discriminazione; c’è il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza, o per chi partecipa a organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza. Alle discriminazioni omofobe viene poi estesa un’aggravante che aumenta la pena fino alla metà.

Chi si oppone alla legge critica la possibilità offerta al cittadino di dichiararsi autonomamente uomo o donna, aspetto che peraltro fa in qualche modo perdere peso al tema delle quote rosa in politica o nel mondo del lavoro.

red. pol.