Sacconi
Il diritto di sciopero non è assoluto e insindacabile. È naturalmente temperato dal mercato nel settore privato ed è regolato nei servizi pubblici essenziali affinché sia bilanciato con gli altri diritti costituzionali delle persone e delle imprese. Ancor più attenzione merita il diritto alla mobilità garantito dai trasporti pubblici e dalle attività a questi connesse. Governo e Commissione di Garanzia (nominata dal presidente della Repubblica) farebbero bene ad affrontare in modo organico lo squilibrio che da sempre penalizza gli utenti. Il danno ai viaggiatori è usualmente prodotto dal solo effetto dell’annuncio. Anche se l’organizzazione promotrice è poco rappresentativa e le adesioni risulteranno modeste. Spesso poi questa rinuncia all’ultimo momento così da fare danno senza pagare dazio. Infine, le sanzioni per gli scioperi in spregio alle regole sono esigue e perciò inefficaci.
Già nel 2009 il governo aveva presentato un disegno di legge per correggere e integrare la vigente disciplina che non arrivò in porto. Si ipotizzava il rafforzamento delle sanzioni, l’obbligo di referendum preventivo per le organizzazioni minori, la possibilità di sciopero virtuale, il tentativo di mediazione e conciliazione da parte della Commissione e, soprattutto, la dichiarazione preventiva di adesione da parte dei singoli lavoratori. In questo modo le società sarebbero state in grado di comunicare agli utenti i vettori funzionanti nel giorno di sciopero. La tesi è stata ripresa dal precedente presidente della Commissione, il compianto professor Giuseppe Santoro Passarelli, e dal professor Pietro Ichino. Anche loro hanno difeso la misura dalla critica della possibile pressione datoriale sugli scioperanti. A parte ogni considerazione sui solidissimi diritti sindacali nelle aziende di trasporto ove manca spesso il buon datore di lavoro, i nomi degli aderenti sono comunque conosciuti nel giorno successivo. La verità è che la conoscenza anticipata delle adesioni spunterebbe l’efficacia dell’incertezza generata dalla sola proclamazione. Lo sciopero non si tocca, ma chi viaggia va informato.