Sabato 20 Aprile 2024

I tecnici: stato d’emergenza fino a luglio

Le raccomandazioni del Cts: "Le misure non vanno allentate". In Abruzzo decine di casi compatibili con la variante inglese

Prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 luglio, mondiali di sci a Cortina a porte chiuse, niente riapertura degli impianti sciistici. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico ribadiscono la loro contrarietà all’allentamento delle misure restrittive e, anzi, invitano il governo in vista del nuovo dpcm che entrerà in vigore venerdì 16 a mantenere i provvedimenti emergenziali per altri sei mesi. Dalla parte degli scienziati ci sono i numeri. Altri 14mila contagi in un giorno e un tasso di positività che non riesce a scendere sotto il 10% da giorni ma, soprattutto, ancora 616 vittime in 24 ore: dall’inizio dell’emergenza il virus si è portato via quasi 80mila persone, un’ecatombe.

Gli esperti, nel parere al governo, indicano quattro elementi che secondo loro rendono necessario il prolungamento dello stato d’emergenza. Innanzitutto, l’impatto "ancora importante" che la curva del virus ha sui posti letto in terapia intensiva e in area medica: in base ai dati dell’ultimo monitoraggio, 13 regioni e province autonome hanno superato la soglia critica. Ma non solo: c’è da tener conto della campagna vaccinale, che a breve entrerà nel vivo e non deve essere inficiata da un aumento esponenziale dei contagi, c’è una situazione internazionale "preoccupante", come dimostra quanto sta avvenendo in Gran Bretagna e Germania; c’è il rischio di una sovrapposizione tra l’influenza stagionale e il Covid che potrebbe provocare un sovraccarico dei servizi sanitari.

Come se non bastasse, il temuto ceppo inglese – che si propaga molto più velocemente a tassi di letalità simili – potrebbe aver fatto breccia in Abruzzo, dove sono state registrate diverse decine di casi di Covid-19 dovuti a sospette varianti del Coronavirus. Sui campioni, inviati all’Istituto superiore di sanità, sono in corso accertamenti. Alcuni, da quanto filtra, sarebbero compatibili con la cosiddetta variante inglese.

Serve dunque fronteggiare la pandemia, è la conclusione degli scienziati, con gli strumenti che garantisce lo stato d’emergenza, almeno fino alla fine di luglio quando il vaccino avrà raggiunto una fetta consistente della popolazione. Dagli esperti è comunque arrivata una leggera apertura per gli sport individuali: l’indicazione è di valutare lo stato epidemico a livello locale tenendo in considerazione che in alcuni casi lo sport individuale può essere inteso come attività di interesse terapeutico. Suggerimenti che dovrebbero finire nel nuovo dpcm, assieme alle altre misure.

red. int.