Giovedì 18 Aprile 2024

I tassisti ancora nelle piazze E il governo cambia le norme

Oggi riunione di maggioranza per riscrivere la parte contestata del ddl Concorrenza. Continua la tensione nelle città: "Che cosa ha promesso Uber ai politici?"

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di Alessandro Farruggia

La protesta dei tassisti piega il governo e determinerà una sostanziale riscrittura dell’articolo 10 del ddl Concorrenza. È il risultato delle manifestazioni e scioperi in mezza Italia – che sono culminate nell’’assedio’ a palazzo Chigi con cori, bombe carta, fumogeni e cinque manifestanti incatenati da martedì – e del lavoro di lobby che ha portato i rappresentanti dei tassisti a incontrare esponenti di Pd, M5s, Forza Italia, Lega e Fd’I (con queste ultime due in prima fila nel sostenere i tassisti) e ad avere la solidarietà dei sindacati confederali. Per il leader della Cgil, Maurizio Landini, sussiste la possibilità "di stralciare o rivedere sostanzialmente l’articolo 10". A chiedere una riscrittura dell’articolo è anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che sottolinea la necessità di "identificare chi fa che cosa tra Ncc e taxi". Un appello al governo a discutere e dialogare arriva pure dal leader della Cisl, Luigi Sbarra, che indica come obiettivo quello di trovare "soluzioni equilibrate e condivise". A sostenere la linea liberista solo +Europa, Azione, alcune associazioni dei consumatori e pochi altri esponenti del Pd e di Italia Viva.

Ieri sera era circolata voce di una riunione serale di maggioranza, poi rinviata a stamani alle 10. In commissione Attività produttive della Camera, che era convocata ieri pomeriggio ed è stata sconvocata e anch’essa rinviata a stamani, sono stati presentati emendamenti da quasi tutti i gruppi, ma le linee guida della riscrittura dell’articolo 10 dovrebbero vedere la luce solo oggi, dopo la riunione di maggioranza alla quale parteciperanno anche il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini e la viceministra dei Trasporti Teresa Bellanova. Scritto di nuovo, l’articolo 10 verrebbe quindi sottoposto a tutti i partiti della maggioranza in un vertice da tenersi prima della fine della settimana, probabilmente dopo un confronto con i tassisti. La legge per il mercato e la concorrenza 2021, già approvata dal Senato, è attesa lunedì prossimo nell’aula di Montecitorio per l’avvio della discussione generale (un’intesa siglata con il voto dell’Assemblea puntava al via libera entro il 22, per un ritorno a Palazzo Madama in terza lettura). Ed è entro lunedì prossimo che si conta di avere un testo condiviso (possibilmente) da tutti.

Da parte loro i tassisti restano saldamente fermi sulle proprie posizioni: stralcio dell’articolo, prosecuzione della riforma del servizio già avviata nel 2019, riapertura di un tavolo di confronto con l’esecutivo. Richieste che sono state ribadite ieri in piazza. A Milano, Napoli, Torino, Genova, ma soprattutto a Roma. "Senza alcun motivo apparente – sottolineano –, i tassisti sono stati inseriti nel ddl concorrenza, nonostante la liberalizzazione del servizio non sia prevista dalla direttiva comunitaria Bolkestein e l’obiettivo non sia tra quelli necessari per ottenere i fondi europei del Pnrr".

Un altro punto su cui battono le organizzazioni sindacali dei tassisti è la richiesta di chiarimenti circa un incontro avvenuto a Palazzo Chigi, a fine maggio, con il Ceo mondiale di Uber: "Vogliamo sapere da chi è stato ricevuto il capo di Uber a Palazzo Chigi e di cosa si è parlato".