Martedì 23 Aprile 2024

I sindaci guadagnano una miseria

Guido

Bandera

Stava polemizzando con il suo rivale, il candidato di centrodestra Luca Bernardo. Ma al netto dell’inevitabile baruffa elettorale, Beppe Sala, primo cittadino di Milano, ha toccato un nervo scoperto. "I sindaci guadagnano troppo poco", ha detto. Si è affrettato a metterci un "non lo dico per me", per evitare di finire lapidato. Eppure non ha torto. Un qualunque boiardo di Stato, un dirigente appena graduato, anche in un Comune medio o piccolo, prende molto di più di chi veste la fascia tricolore. E non lo elegge nessuno. Sala arriva quasi a 8mila euro lordi mensili (netti 4mila scarsi). Tanti? Pochi? Decidete voi, sapendo però che gestisce una macchina che ha 16mila dipendenti. Più della Rai, per capirci. Impietoso il paragone con (alcuni) deputati e senatori, che prendono indennità ben più alte per il merito di essere stati fedeli a un leader che li ha messi in lista, senza essersi conquistati preferenze, sulle quali se non altro almeno si danno battaglia i pur ben pagati consiglieri regionali. Aggiungete al cocktail già indigesto il rischio di ricevere, gentile omaggio, un bell’avviso di garanzia per qualunque cosa avvenga in città, metteteci anche che lo stipendio di Sala è il massimo previsto, e c’è anche gente che prende 600 euro per fare pure lo spazzino e il necroforo in municipi con un dipendente in mezzo alle montagne, e poi provate a sorprendervi che nessuno voglia più candidarsi. Il servizio agli altri è una bella cosa, per il martirio ci vuole vocazione.