Sabato 20 Aprile 2024

I sicari di Putin per Zelensky Arriva la famigerata Wagner

Migration

di Lorenzo Bianchi

I mercenari di Putin, ex militari ed ex poliziotti al soldo del gruppo privato Wagner, sarebbero ancora in Ucraina con la missione di uccidere il presidente Volodymyr Zelensky e il vice premier Denys Shmyhal. Secondo Markian Lubkivskyi, un alto consigliere del ministero della difesa di Kiev, "un paio di loro sono stati inviati nel nostro Paese senza alcun successo". Lubkivskyi ha anticipato che "documenti e prove necessarie saranno presentati alla Corte penale Internazionale dell’Aja".

Le cifre sulla presenza di uomini del Gruppo Wagner in Ucraina, secondo diversi mass media, sono molto più consistenti. Il britannico Times scrive che i mercenari russi sarebbero 400 e che sono arrivati dall’Africa cinque settimane fa. Per il New York Times in un mese sono passati da 300 a 1000. L’Ucraina non è per loro un territorio sconosciuto. Nel 2014 e nel 2015 hanno combattuto al fianco dei separatisti filorussi del Donbass. Il proprietario del Gruppo Wagner sarebbe l’oligarca e uomo di affari Evgenij Prigožin, titolare di una società di catering e noto come "lo chef di Putin". L’interessato e lo stesso capo dello Stato russo però smentiscono la circostanza.

La milizia fondata dal neonazista Dmitry Utkin è stata impiegata in Siria, in appoggio al presidente Bashar al Assad, ed è stata decisiva nella riconquista di Palmira. In Libia è stata inviata al fianco del generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica. In Africa è intervenuta nella seconda guerra civile della Repubblica Centrafricana e, di recente, in Mali. Durante la loro formazione i mercenari percepiscono una paga di 1.100 dollari al mese. Se vengono assunti, debbono firmare un accordo di riservatezza che dura 10 anni. I capi possono guadagnare fino a 2.200 euro mensili. In alcuni rapporti Onu il Gruppo Wagner è stato accusato di crimini di guerra.