Giovedì 18 Aprile 2024

I petrolieri "Non c’è speculazione È colpa delle accise"

di Achille Perego

È vero che petrolieri e reti di distribuzione stanno speculando sul prezzo dei carburanti?

"La variazione dei prezzi al consumo riflettono esclusivamente l’aumento delle accise scattato da gennaio – replica Claudio Spinaci, presidente di Unem (ex Unione petrolifera) –. Anzi, il dato ufficiale emerso dall’ultima rilevazione del Mase ieri dimostra che i prezzi medi italiani dell’ultima settimana sono cresciuti 1-2 centesimi in meno dell’aumento di accise (18,3) e come l’accusa di speculazione sia totalmente infondata e frutto di una percezione errata della situazione".

In Italia perché benzina e gasolio costano di più in Europa?

"Perché abbiamo il peso fiscale più alto in Europa. I prezzi industriali italiani, cioè quelli al netto delle tasse, in media sono più bassi di 3-4 centesimi eurolitro rispetto alla media dell’area euro. Per fare un esempio, in Germania il prezzo industriale del gasolio è più alto di 15 centesimi, ma al consumo è più basso di 3. Un altro esempio è la Spagna che ha un prezzo industriale superiore di 8 centesimi rispetto al nostro ma inferiore di 20 al consumo".

Quanto incidono le accise e come andrebbero ridotte?

"Sul gasolio accise e Iva pesano per circa il 51% contro una media europea del 45%, mentre sulla benzina si supera il 58% rispetto a una media del 54%. Dobbiamo ricordarci che nel 2021 il gettito delle accise ha contribuito con 25 miliardi (35 Iva compresa) al bilancio dello Stato e quindi sono soldi che andrebbero recuperati in altro modo se venissero meno. Occorre quindi un intervento strutturale sul sistema fiscale, nell’ambito del quale riallineare le accise ai livelli europei, che peraltro renderebbe il nostro Paese anche più competitivo. Si potrebbe pensare, ad esempio, a una defiscalizzazione della componente bio attualmente presente nei carburanti".

Il Governo ha sbagliato a tagliare gli sconti?

"Il taglio è costato circa un miliardo al mese ed è il motivo per cui è stato eliminato. Alla lunga è una misura che diventa insostenibile per il bilancio dello Stato".