Giovedì 25 Aprile 2024

I ministri al Colle Un giuramento formato famiglia "Ora subito al lavoro"

Le figlie di Meloni e Salvini tra le più fotografate. Casellati, Locatelli e Abodi gli unici a non scegliere l’abito scuro

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di Claudia Marin

Giuramento formato famiglia per Giorgia Meloni e i suoi ministri al Quirinale. È la cifra di una mattinata di ordinaria straordinarietà per la premier e il suo governo: il primo giorno di scuola al Colle, tutti accompagnati da familiari, mariti e mogli, compagni e compagne, figli e fidanzate, per una cerimonia sobria e asciutta, ma altrettanto solenne, con il presidente della Repubblica. Una mattinata che si chiude con poche parole della leader di Fratelli d’Italia, prima donna a Palazzo Chigi: "Adesso subito al lavoro. Serviremo l’Italia con orgoglio e responsabilità. Ho avuto l’onore e il privilegio di conoscere Giovanni Paolo II e sono onorata che sia il santo di questo giorno così particolare per me. Un Pontefice, uno statista, un santo". È un giuramento dalle misure di sicurezza rafforzate rispetto al solito, con le strade intorno al palazzo del Capo dello Stato off limits per auto e pedoni.

E’ una giornata che comincia di buon’ora con i giornalisti assiepati in Piazza del Quirinale in attesa dei protagonisti, la premier e i neo-ministri, e le rispettive famiglie. E un giuramento, nel quale per alcuni versi sono i bambini a rubare la scena a tutti: in prima fila la piccola Ginevra, figlia della Meloni, siede con il papà Andrea Giambruno e cattura flash e telecamere col suo abitino bianco piumato. Giambruno sfoggia la cravatta che la presidente ha donato la scorsa settimana agli eletti di FdI con una piccola bandiera italiana sullo sfondo blu. Più tardi racconterà: "La piccola è stata bravissima, all’inizio era imbarazzata e molto emozionata per la sua mamma". Che ha avuto, nel pomeriggio, anche modo di accompagnarla alla festa dei nonni della scuola. Perché, come commenterà il papà, "Giorgia non poteva mancare, lei è davvero una super mamma".

Stessa fila, altra bambina: è Mirta Salvini, in abitino a fiori, anche lei al centro degli sguardi e degli obiettivi, seduta sulle ginocchia di Francesca Verdini, compagna del vicepremier. La Verdini, avvolta in uno spolverino color vinaccia, siede accanto all’altro figlio di Salvini, Federico. Poco distante, sempre in prima fila, Arianna, sorella di Giorgia Meloni e moglie del neoministro Lollobrigida.

Un quadretto, anzi diversi quadretti familiari – in pole position anche la moglie e il figlio di Antonio Tajani – che colorano la cerimonia, per il resto decisamente convenzionale. Tra Giorgia Meloni e la figlia, come tra Salvini e i suoi, si scorgono tanti sorrisi e sguardi d’intesa. E non passa inosservata un’altra donna, vera ombra e angelo custode della premier: è Patrizia Scurti, la sua assistente, che non la lascia mai. Si separano solo al momento del giuramento. Per donne e uomini del nuovo governo è l’abito scuro a farla da padrone, a cominciare dalla mise della Meloni – la quale raggiunge il Quirinale in 500 con il compagno e lo staff mentre va via in Audi – in total black di Armani e tacco 12. Il solo tocco variopinto, un braccialetto in pizzo macramè stile Cruciani con il tricolore italiano. Uniche ’mosche bianche’ nel look, Elisabetta Casellati e Alessandra Locatelli. Camicia candida di taglio maschile, completo nero e voglia d’ironia per Anna Maria Bernini, che su Instagram posta storie dalla cerimonia al Quirinale con il sottofondo della canzone di Ambra "T’appartengo" e il refrain "adesso giura" (un post che fa subito discutere e impazzire i social, fino alla sua cancellazione). Camicia di seta bianca con lungo nastro sul petto per Daniela Santanchè titolare del Turismo.

Quasi tutti i ministri hanno bisogno di occhiali per leggere la formula di rito del giuramento. Pochi, tra cui Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, la recitano a memoria. Abodi è l’unico vestito di grigio, tutti gli altri prediligono completi scuri. Come scure, nei toni del blu e dell’azzurro, sono le cravatte, con due eccezioni: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che non rinuncia al verde scuro (che fa tanto Lega) e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che l’ha scelta rossa.