Giovedì 18 Aprile 2024

I grillini ai ferri corti, attacco a Casaleggio

Drammatica riunione dei gruppi. Per scavalcare Rousseau, Crimi propone una consultazione via mail. Bugani ribatte: decidono gli iscritti

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Tutto in una notte. Il futuro del Movimento 5 stelle viaggia via mail, in queste ore, per decidere se utilizzare una strada antica, quella del voto on line, per eleggere un nuovo capo politico, oppure dare il via a un percorso, lungo e probabilmente in salita, gestito da un direttorio, che porti a un congresso non prima di qualche mese. Un bivio, per i grillini di governo, la cui decisione finale è attesa non senza preoccupazione in ambienti di maggioranza, in particolare dal Pd di Zingaretti, ansioso di capire se sulla modifica dei decreti sicurezza e sulla discussione intorno al Mes avrà ancora accanto un alleato solido oppure un partito frangiato e depotenziato da una guerra per bande impossibile da contenere.

E così ieri sera, all’assemblea dei gruppi parlamentari di Montecitorio, il ‘collo di bottiglia’ tra il vecchio e il nuovo Movimento, Vito Crimi, ‘reggente’ grillino che non voleva neppure esserci in quell’assise, si è presentato con tre carte in mano, tre scenari possibili per il futuro M5s. "Su questi vi chiedo di riflettere", ha esordito secondo fonti interne. La prima delle possibilità, illustrata con tanto di slide (quindi preparata con grande anticipo) prevede una voto immediato su Rousseau sul nuovo capo politico. L’alternativa è scegliere, invece, un organo collegiale, una sorta di segreteria politica: anche questa opzione passerebbe per un voto sulla piattaforma M5s. Il terzo scenario (quello che, in realtà, è caldeggiato dalla maggioranza del Movimento, ndr): svolgimento degli Stati Generali, guidati da una commissione composta da parlamentari, europarlamentari, consiglieri regionali e portavoce comunali (sindaci o consiglieri).

Su questi tre quesiti, i parlamentari si esprimeranno nella notte via mail, non quindi attraverso la piattaforma Rousseau che, a questo punto, sembra essere stata allontanata come ‘mezzo’ di comunicazione collettiva. Un modo per colpire Davide Casaleggio, che proprio per questo solleva aspre polemiche. "Nel M5s, se ancora è M5s, decidono gli iscritti su Rousseau e non i parlamentari su Gmail. Spero venga smentita immediatamente questa nota di agenzia", ha subito replicato su Facebook Massimo Bugani, ex socio di Rousseau e capo staff del sindaco di Roma Virginia Raggi. "Chiedevate un percorso dal basso ed è quello che sta avvenendo – ha detto Crimi – non state vedendo un post direttamente sul blog con una decisione".

Subito dopo l’intervento di Crimi, si è aperto il dibattito. I primi interventi (come quelli del senatore Emanuele Dessì o della deputata Dalila Nesci) sono stati tutti contrari all’ipotesi di votare la nuova leadership su Rousseau, senza un percorso congressuale. "Non è il momento della rissa… diamoci il tempo necessario per parlare alla nostra gente", ha detto il senatore Di Nicola. I lavori per il congresso partiranno il 15 ottobre con assemblee territoriali, dove verranno elaborate e formulate proposte la cui sintesi diventerà l’ossatura politica del ‘nuovo’ Movimento, ma sui ‘fondamentali’, per un partito di governo, ieri sera Crimi ha tagliato corto: "Vorrei ricordare che fuori il Paese ci chiede altro, come dovremo spendere i 209 miliardi del Recovery Fund, delle proposte che vogliamo portare avanti e di come serve lavorare sui territori". "Il Movimento va ricostruito – ha commentato la ministra Azzolina, uscendo dall’assemblea – è un percorso complesso, è normale sia così".