Martedì 23 Aprile 2024

I giudici inglesi ribaltano il verdetto, vince la linea americana Ora Assange rischia l’estradizione

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Julian Assange, senza muoversi dal supercarcere londinese di Belmarsh dove è rinchiuso, ha compiuto ieri contro la sua volontà un grande passo virtuale verso la scaletta di un aereo pronto a estradarlo negli Usa per scontare un’indefinita pena detentiva per spionaggio. La sua consegna alle autorità americane è molto più vicina: due giudici dell’Alta corte hanno ribaltato la sentenza di primo grado emessa a gennaio, che negava l’estradizione del fondatore di WikiLeaks, accogliendo quindi il ricorso di Washington. Stando al verdetto, bastano le rassicurazioni degli Usa emerse in appello sul trattamento dell’ex primula rossa una volta estradato per evitare un temuto suicidio. Insorgono le associazioni per la libertà di stampa.