I duchi di Sussex all’attacco: reali razzisti "Temevano che nostro figlio nascesse nero"

Londra sotto choc per l’intervista con Oprah Winfrey. La moglie del principe: "Mi hanno isolata, ho pensato al suicidio"

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di Deborah Bonetti

L’intera Gran Bretagna si è svegliata in stato di choc ieri, dopo le dichiarazioni bomba della coppia Harry & Meghan nella loro intervista esplosiva in America. Meghan soprattutto, ha sollevato un polverone, accusando la famiglia reale di razzismo e di averla ridotta a un passo dal suicidio. La 39enne ex-attrice yankee, che si è sposata con il 36enne principe Harry nel 2018, ha rivelato che una persona della famiglia reale "molto vicina al top" avrebbe addirittura chiesto che colore di pelle avrebbe avuto il piccolo Archie (nato nel maggio 2019) prima che lui nascesse. I Windsor, secondo Meghan – ora in attesa di una bimba, altra rivelazione fatta in TV a Oprah Winfrey – avrebbero deciso di non dare il titolo di principe al loro bimbo solo perché era figlio di una persona di colore. Meghan ha poi rivelato che lei e Harry si sarebbero sposati tre giorni prima della cerimonia di Windsor (il 19 maggio del 2018), in un’udienza privata ottenuta con l’arcivescovo di Canterbury.

Meghan, in dolce attesa e avvolta in un abito nero con fiori bianchi di Armani, non ha mostrato pietà per il fatto che la famiglia reale ha il patriarca centenario in ospedale (il principe Filippo) e la quasi 95enne regina in isolamento al castello Windsor e ha affondato il coltello, dicendo che nessuno l’ha mai difesa quando veniva insultata dai media e che le era stato vietato di cercare aiuto da uno psicologo perché "avrebbe fatto sfigurare la famiglia". Il principe Harry, chiaramente ’la spalla’ nel Meghan-show, è arrivato dopo e si è lamentato del fatto che il suo appannaggio gli sarebbe stato tagliato nel 2020. Il principe ribelle si è definito "intrappolato, senza sapere di esserlo" dalla sua famiglia e dalla corona, e ha detto che pure suo padre (il principe Carlo) e suo fratello (il principe William) sarebbero intrappolati e incapaci di liberarsi. Harry ha aggiunto che li compativa, ma che con il padre in particolare il rapporto si era rotto (quando Carlo avrebbe chiuso il rubinetto dell’appannaggio) e quando avrebbe smesso di prendere le chiamate di Harry. I duchi del Sussex (che hanno ritenuto i loro titoli reali, anche se il suffisso ’Sua Altezza Reale’ gli è stato rimosso) hanno mostrato la loro casa milionaria a Oprah, fieri soprattutto della "casa per galline" che avevano donato al piccolo Archie, con galline salvate da allevamenti a batteria.

È impossibile dare un’idea dell’effetto deflagrante che hanno avuto le loro dichiarazioni nel Regno Unito. Ieri non si è parlato d’altro, sia su tutti i giornali, sia su tutte le TV del paese, che in maggioranza hanno preso la parte della regina e della famiglia reale. In molti hanno corretto le tante inesattezze di Meghan, come quella del mancato titolo ad Archie (a cui non spettava di essere principe, per via del complicato protocollo reale) e il fatto che i due abbiano potuto sposarsi da soli davanti all’arcivescovo (contravvenendo alle regole di base della chiesa anglicana, che stabilisce che ci debbano essere due testimoni). Altre cose poco credibili sono che a Meghan sarebbe stato tolto il passaporto, la patente e le chiavi della macchina, per evitare che uscisse. Oppure che Kate l’avrebbe fatta piangere sui vestiti delle damigelline d’onore. Quello che è emerso chiaro e forte è che Meghan ha giocato la chiave della vittima, confrontandosi alla principessa Diana e facendo quindi scattare l’istinto protettivo di Harry. I due hanno dichiarato di essersi "salvati a vicenda" e di essere ora felici. Ora il mondo intero si aspetta la reazione di palazzo.