Saman Abbas, i dubbi del fidanzato: "Forse è viva"

Stasera il giovane in studio a ’Chi ’ha visto?’. Nessuna traccia dei genitori nel villaggio pachistano, la richiesta di arresto dell’Interpol

La porta di casa degli Abbas, in Pakistan, nelle immagini esclusive di 'Chi l’ha visto?'

La porta di casa degli Abbas, in Pakistan, nelle immagini esclusive di 'Chi l’ha visto?'

I genitori di Saman sono irrintracciabili nella casa del villaggio pachistano di cui sono originari. Sfuggiti alla giustizia italiana il giorno successivo alla scomparsa della figlia, di cui non si hanno notizie da fine aprile, ora sono rincorsi da una richiesta di arresto provvisoria dell’Interpol che ha comunicato alle forze di polizia di Islamabad che Shabar Abbas e Nazia Shaheen, questi i loro nomi, sono stati inseriti nella banca dati come sospetti e quindi devono essere localizzati e fermati.

Anche la procura di Reggio Emilia, a cui sono affidate le indagini, ha inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale alle autorità pachistane. Solo al momento dell’arresto potrà iniziare da parte del ministero italiano della Giustizia il procedimento di estradizione della coppia che sarà comunque lungo e tortuoso, soprattutto se il corpo della ragazza non sarà ancora stato trovato. La vicenda della 18enne scomparsa da Novellara e il cui corpo non si trova sarà di nuovo al centro della puntata di stasera di ’Chi l’ha visto?’, il programma di Raitre in onda alle 21.20. Nello studio di Federica Sciarelli – che mostrerà immagini inedite girate dagli inviati in Pakistan – è annunciato il fidanzatino della 18enne scomparsa, Ayub Saqib, che dovrebbe fare nuove rivelazioni.

Secondo quanto il ragazzo aveva dichiarato, Saman è stata portata via da due persone perché si rifiutava di adempiere alla richiesta dei genitori di sposare un cugino che vive in Pakistan, Akmal, più vecchio di lei di una dozzina di anni.

Ayub ritiene che l’adolescente pachistana sia ancora viva e tenuta segregata in qualche luogo, forse con lo zio Danish Hasnain e il cugino Numanhulaq Numanhulaq, che sono latitanti e ricercati in tutta Europa. Di loro però al momento non si hanno tracce. Neppure del corpo della ragazza, cercato in tutti i rivoli, cascinali, porcilaie, terreni e torrenti del Reggiano anche con l’aiuto di cani poliziotto provenienti dalla Germania già in servizio nella ricerca del corpo dei coniugi di Bolzano uccisi dal figlio. E ora è all’opera anche un gruppo di archeologi milanesi che si sono offerti ai carabinieri per studiare il terreno attorno al cascinale degli Abbas. La sera del 30 aprile un video ha ripreso lo zio e il cugino fuggiaschi e l’altro cugino di Saman attualmente in carcere, Ikram Ijaz, 28 anni, camminare nei campi con delle pale: secondo gli inquirenti servivano per seppellire il corpo della ragazza.

Ikram, arrestato mentre in Francia stava cercando di salire su un pullman diretto in Spagna e riportato in Italia dov’è detenuto presso il carcere di Reggio Emilia, nel suo ultimo interrogatorio, durato nove ore, ha negato ogni addebito, ma non ha saputo spiegare in modo convincente quella ’spedizione’ dei tre con le pale. Gli inquirenti stanno esaminando le tracce di Dna che hanno recuperato sotto le sue unghie per compararlo con quello di Saman estratto da alcuni vestiti sequestrati nella sua abitazione. Nel corso della trasmissione di stasera, la Sciarelli mostrerà anche dei documenti inediti recuperati nel villaggio pachistano. I genitori di Saman hanno, a quanto appreso dalla redazione di ’Chi l’ha visto?’, fatto perdere le loro tracce anche nel paese di origine. Resta lo sconcerto del video che li ritrae il primo maggio all’aeroporto di Fiumicino mentre stanno per imbarcarsi sul volo per Islamabad.