Diritto alla disconnessione, ovvero niente mail, telefonate, riunioni di lavoro al di fuori dei canonici orari di ufficio: la nuova versione della netiquette applicata al lavoro diventa realtà alla Carel di Brugine, nel Padovano. La multinazionale – specializzata in componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per raggiungere performance di alta efficienza energetica di apparecchiature e impianti di condizionamento dell’aria e refrigerazione – fa da apripista, introducendo (tra i primissimi in Italia) le linee guida per la disconnessione.
"Crediamo fortemente che il tempo delle nostre persone sia la risorsa più preziosa che possediamo all’interno della nostra azienda – sottolinea Carlo Vanini, Chief HR & Organization Officer di Carel – e, in quanto tale, va tutelato nel miglior modo possibile. Motivo per cui confidiamo che queste semplici disconnection guidelines consentano ai nostri colleghi e collaboratori di aumentare la qualità del proprio work life balance e che, nel complesso, migliorino non solo le performance sul lavoro, ma soprattutto la loro salute fisica e mentale".
Il vademecum mette insieme indicazioni molto pratiche, tra cui quella di non inviare email ai colleghi tra le 18 e le 8, con il consiglio di programmare gli invii al giorno successivo.
Sempre nella stessa fascia d’orario, si suggerisce di non inviare informazioni o richieste tramite chat o messaggi su smartphone, limitando tali comunicazioni alle sole situazioni di necessità dovute ai diversi fusi orari dei colleghi stranieri.
Si chiede, inoltre, di non chiamare o scrivere email (che richiedono lavoro immediato) a colleghi assenti per ferie o permessi e di non eseguire o richiedere servizi di lavoro nei fine settimana e nei giorni festivi (se non per eccezioni quali viaggi di lavoro in questi giorni).
Nei giorni di smart working, in caso di disconnessione superiore a 30 minuti, le linee guida richiedono di avvisare i colleghi della propria indisponibilità. Una parte della linee guida è dedicata anche alle riunioni. Per ottimizzare il tempo lavorativo si consiglia di non destinare a questa attività più di 5 ore al giorno, limitando i meeting alle fasce orarie comprese tra le 9.30 e le 12 e tra le 14.30 e le 17 (con pause dopo 50 minuti per quelli più lunghi) e selezionando solo i partecipanti strettamente necessari, a cui vanno comunicati oggetto dell’incontro e obiettivi.
Grazie a queste regole, valide a ogni livello, si dovrebbe limitare l’approccio ‘always on’, a vantaggio anche di una maggiore efficienza lavorativa. Un esempio che è destinato a diventare un modello, visto che la legge 61 del 6 maggio 2021 ha previsto il diritto alla disconnessione per i lavoratori in smart working.