Giovedì 18 Aprile 2024

I contagi non si fermano quest’estate "Picco vicino, arriverà a metà mese"

L’epidemiologo La Vecchia e la risalita dei casi: variante più contagiosa del morbillo, ma malattia meno grave

di Alessandro Malpelo

Siamo alla quarta settimana consecutiva di risalita dei contagi, con un milione di persone positive al tampone (ieri eravamo a quota 929.006). Gli ospedali stanno per riaprire reparti Covid. L’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità calcola un indice di trasmissione (Rt medio sui casi sintomatici) pari a 1,30, in crescita rispetto all’1,07 della settimana precedente, con un’incidenza passata da 504 a 763 casi ogni 100mila abitanti, nel periodo 24-30 giugno.

RACCOMANDAZIONI

L’infettivologo Gianni Rezza, direttore prevenzione del ministero, invita anziani e fragili a effettuare una dose di richiamo per quanto riguarda la vaccinazione contro il virus Sars-Cov2. Stella Kyriakides, commissario europeo alla Salute, ribadisce che i vaccini mostrano di funzionare contro Omicron e le sue sottovarianti, rinnovando la raccomandazione a proteggersi per tutta l’estate.

ANDAMENTO

"Assumendo che il virus si comporti come nelle ondate precedenti – afferma Carlo La Vecchia, epidemiologo all’Università di Milano – entro il 15 luglio dovremmo iniziare a vedere un livellamento, e successiva discesa della curva. Teniamo presente che i contagi attuali non riflettono la numerosità delle persone oggi positive. Molti hanno forme asintomatiche, lievi o moderate, al massimo due giorni di raffreddore con cefalea e febbricola, guariscono prima della diagnosi". Dunque la diffusione delle varianti Omicron 4 e 5 in Italia sarebbe molto più elevata di quanto riportato nelle statistiche, secondo l’esperto il numero reale dei contagiati potrebbe essere tre o quattro volte superiore, tre milioni di italiani alle prese con reinfezioni, tutte le regioni colpite più o meno allo stesso modo.

DIFFUSIONE

Un ritorno di fiamma all’inizio dell’estate rischia di rovinare le vacanze a decine di migliaia di famiglie. Dobbiamo preoccuparci? "Direi di sì – risponde il professor La Vecchia –, non si era mai visto diffondersi un virus respiratorio con questa veemenza a giugno. Questo comportamento singolare riflette l’estrema contagiosità della Omicron 5, addirittura più del morbillo". I quadri che portano a ospedalizzazione sono percentualmente pochi, ma diventano tanti se consideriamo un milione di convalescenti. Si ammalano anziani fragili, con più patologie, che avrebbero dovuto fare un secondo booster, e persone adulte che, per motivi diversi, hanno mancato l’appuntamento con la profilassi vaccinale.

PREVISIONI

Nella disavventura possiamo consolarci, secondo l’epidemiologo l’ondata andrà a esaurirsi, e all’orizzonte al momento non c’è una Omicron 6. Dopo questa sfuriata dovremmo avere un periodo di respiro, in agosto. Ma quel che potrà accadere a settembre chi può dirlo?