VIVIANA PONCHIA
Cronaca

I cinque operai falciati L’ultimo video "Se dico ’treno’, dovete spostarvi"

Recuperato un filmato girato da Kevin Laganà, 22 anni, una delle vittime. La voce del capo scorta dà le indicazioni. Lo schianto dopo pochi istanti.

I cinque operai falciati  L’ultimo video   "Se dico ’treno’,  dovete spostarvi"
I cinque operai falciati L’ultimo video "Se dico ’treno’, dovete spostarvi"

di Viviana Ponchia

La fine è nota ma loro non lo sanno e sorridono, scherzano mentre spostano il brecciolino fra i binari. Luci gialle nel buio, l’imprecisione di un video amatoriale che entro qualche giorno, nelle intenzioni di chi lo gira, dovrebbe diventare una storia su TikTok. Quella frase terribile fuori campo non sarà dimenticata in fretta. Manda all’aria procedure, piani di sicurezza, cinque vite: "Facciamo che quando arriva il treno io faccio un fischio e voi vi mettete di lato". È la voce di Antonio Massa, il tecnico di Rfi di scorta al cantiere Sigifer, indagato insieme col capocantiere Andrea Girardin Gibin per omicidio e disastro ferroviario in forma di dolo eventuale. Conosce il rischio, è consapevole della gravità della situazione. E la sgonfia con un fischio. Ma chi lo sente il fischio? E come: vi mettete di lato se arriva il treno? Ai 160 all’ora un bestione così non avvisa, non si sente, non dà scampo. Quel video, di capitale importanza per l’inchiesta della procura di Ivrea, non si può guardare. Sei minuti e 48 secondi, all’inizio si sente la voce di Kevin Laganà, la vittima più giovane, che risponde a Massa: "Non abbiamo ancora l’interruzione".

Quelle immagine vengono recuperate da un suo profilo social e consegnate ai magistrati dall’avvocato Enrico Calabrese, che dice: "Sembra emergere un modus operandi non occasionale". Il cellulare di Kevin si polverizza nell’impatto ma un parente con la password di accesso al suo profilo riesce a trovare il filmato, mai pubblicato e salvato nelle bozze. Si vede la squadra al lavoro. Laganà che riprende se stesso, i compagni, la solita routine. La voce è sicuramente di Antonio Massa, già avvertito dalla centrale di controllo di Chivasso che non c’è l’autorizzazione a procedere. Il fratello di Kevin, a sua volta dipendente della Sigifer, la conosce e riconosce: "Ragazzi, cominciamo. Devono passare dei treni. Facciamo che quando arriva il treno io faccio un fischio e voi vi mettete di lato". Bisogna riascoltare in loop una, due, cento volte. C’è tutta la leggerezza, tutta l’approssimazione delle cose fatte di straforo, tanto non vede nessuno. E poi: "Uscite da quella parte perché i treni passano qua, dovrebbero passare gli ultimi". A Chivasso conoscono i passaggi al secondo, dicono di no. Ma l’addetto delle ferrovie manda tutti al lavoro con le saldatrici e il caposquadra non si oppone. Kevin ha un dubbio sulla praticabilità del binario: "Questo è già interrotto?". La voce risponde: "Questo è interrotto". Il ragazzo insiste: "Quindi possiamo metterci sopra lo spezzone e bonificarcelo?". Replica: "No, passa l’autoscala. Una volta che passa l’autoscala va bene". E quindi l’esortazione tragica e indimenticabile: "Se dico treno andate da quella parte, eh". Il clima è sereno, la notte dolce, per Kevin può bastare: "Ciao ragazzi, ci vediamo la prossima. Fra un paio di giorni metterò il filmato su Tik Tok".