di Alessandro Belardetti Se non ci fosse lei, molti dei processi più famosi d’America non avrebbero immagini da mostrare al pubblico. Già, perché è grazie agli schizzi dell’artista di tribunale Jane Rosenberg, 72 anni, se la gente ha visto lo sguardo alla sbarra del signore della droga Joaquin ‘El Chapo’ Guzman, oppure ha letto il terrore nel volto di Jeffrey Epstein prima del suicidio. Nella maggior parte dei tribunali Usa le registrazioni audiovisive e le foto sono vietate per tutelare la privacy delle persone coinvolte e per non influenzare giurati e opinione pubblica. Così Rosenberg in 42 anni di carriera ha dipinto i momenti clou di molti tra i dibattimenti più famosi della storia: dal killer di John Lennon, Mark Chapman, al produttore cinematografico Harvey Weinstein e all’attore Bill Cosby condannati nel caso MeToo, fino allo storico boss della famiglia mafiosa Gambino a New York, John Gotti. Come è iniziata la sua avventura nelle corti americane? "Ho studiato arte, ma per guadagnare un dollaro facevo di tutto. Dipingevo copie di Vermeer e Rembrandt sui marciapiedi col cappello per gli spiccioli, poi mi spostavo a Cape Cod a ritrarre i turisti. Un giorno ho visto una conferenza stampa di un artista di tribunale a New York e ho capito che era ciò che volevo fare. Così mi sono fatta introdurre dai miei amici avvocati, iniziando a ritrarre le prostitute nelle udienze notturne. A volte bisogna disegnare in 30 secondi e io non pensavo di essere abbastanza veloce". Ricorda il primo schizzo che ha venduto ai media? "Era il 1980 durante il processo di Craig Crimmins, il delitto della Metropolitan Opera: ero seduta per la prima volta tra gli artisti. Quando sono tornata a casa, ho telefonato alla Cnn, ma hanno rifiutato. Così ho provato con la Nbc e alla sera il mio disegno era al ...
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