di Claudio Cumani Un clamore così non se lo aspettava: messaggi, telefonate, post e mail di gente incredula, che si rammarica per la scelta annunciata o invita il direttore interessato a ripensarci. Ivano Marescotti, romagnolo doc, 76 anni compiuti il 4 febbraio, ha comunicato su Facebook la decisione di abbandonare cinema, teatro e tv "per godersi la vecchiaia". "Seguendo l’esempio di Jack Nicholson che a 73 anni si è ritirato dalle scene", ha scritto. Apriti cielo. "Oh, Spielberg non si decide a chiamarmi e io ho detto basta", se la ride nella casa di Bagnacavallo dove si è trasferito un paio di anni fa da Bologna. Marescotti, un fulmine a ciel sereno? "Ma no, è da tempo che ci stavo pensando e che rifiutavo proposte di lavoro senza alcun rammarico. Facevo dire dalla mia agenzia che ero impegnato ma poi ho capito che la toppa era peggio del buco. Inutile mentire, è arrivato il momento di mollare". Un’uscita in grande stile citando Jack Nicholson... "L’ho scritto su Facebook che bisogna avere un modello... Scherzi a parte, è solo una battuta ironica e non c’è ovviamente nessun paragone. Mi affascina che un mostro sacro come lui abbia deciso a 73 anni di dire basta e ritirarsi in un anonimo ranch a godersi la pensione. Neanche lo ha annunciato, è sparito". Nessuna invidia dunque per un attore come Glauco Mauri che a 91 anni gira ancora i teatri interpretando ‘Re Lear’? "Ammiro quell’età ma la mia vita è sempre stata scandita da fasi precise. Ho lavorato all’ufficio urbanistica del comune di Ravenna dove mi occupavo di piani regolatori e poi a 40 anni ho cominciato a fare l’attore per caso. Ho avuto fortuna, sono stato diretto da registi importanti e ho recitato a fianco di mostri sacri come Anthony Hopkins ma anche Julianne Moore e Matt ...
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