Giovedì 25 Aprile 2024

Ex suora lo accusa di abusi, si dimette il teologo Hermann Geissler

Padre Geissler da 25 anni lavorava alla Congregazione per la dottrina della fede. Avrebbe abusato della donna nel 2009 in confessionale. Lui si difende, ma sul suo caso è in corso un processo canonico.

Padre Hermann Geissler

Padre Hermann Geissler

Città del Vaticano, 29 gennaio - Scandalo a luci rosse in Santa Sede. Il capo ufficio dell’ex Sant’Uffizio, padre Hermann Geissler, da 25 anni in servizio nel cuore dell’ortodossia cattolica, è stato rimosso dal suo incarico dopo l’accusa di molestie sessuali mosse da un’ex suora. Doris Wagner, questo il nome della donna tedesca con un passato da religiosa, ha riferito di essere stata abusata nel 2009 dal prete (quando ancora lei vestiva l’abito sacro) durante una confessione in occasione di un evento a Roma dedicato a dare voce alle sopravvissute agli abusi sessuali del clero.

Sia l’accusante che l’accusato all’epoca dei fatti erano membri della comunità religiosa Opus spiritualis familia che la prima ha poi lasciato nel 2011. Wagner ha dichiarato di aver riferito la condotta di Geissler alla Congregazione per la dottrina della fede cinque anni fa e di aver ottenuto dal dicastero vaticano una risposta nella quale si affermava che l’officiale “aveva ammesso le sue colpe, chiesto scusa ed era stato ammonito”. Della sua storia l'ex suora ha parlato in un libro (‘Nicht mehr ich’, 2014) e qualche mese fa anche in un film (‘Female Pleasure’), riservando in entrambe le circostanze un giudizio particolarmente duro nei confronti dell'Opus. Oltre al caso Geissler, la donna ha lamentato pubblicamente un secondo episodio di abuso sessuale, perpetrato da un altro prete ancora in servizio e sempre facente parte dell'Opera. Su quest'ultima vicenda, però, sia i pm tedeschi, sia quelli austriaci, a quanto si apprende dal sito della comunità religiosa, "non hanno emesso nessuna imputazione contro la persona accusata". 

Wagner, una volta tolto il velo, si è sposata ed ha avuto un figlio. Fa parte del movimento femminista cattolico Voices of Faith che si batte per un maggior ruolo delle donne nella Chiesa. La stessa associazione ha fatto sua la battaglia contro l'omertà  circa le violenze sessuali ai danni delle religiose per mano di diaconi, preti o vescovi. Stando alle stime di Voices of Faith, il 30 per cento delle suore subisce delle molestie. La situazione sarebbe particolarmente grave in Africa. Che qualcosa nella Chiesa stia cambiando nella percezione di questo fenomeno lo dimostra l'appello lanciato di recente dall'Unione internazionale delle superiori generali (l'organismo di rappresentanza delle consacrate). A fine novembre l'Uisg ha esortato le suore, vittime di qualsiasi tipo di abuso (compreso quello sessuale consumato dal clero), a denunciare i fatti alle autorità ecclesiali e civili. Pochi, però, gli istituti che hanno rilanciato l'invito.

Tornando alla vicenda Geissler, la Santa Sede precisa che è stato lo stesso 53enne austriaco, autore di numerose pubblicazioni in ambito teologico, a chiedere al prefetto dell’ex Sant’Uffizio, il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, di essere dimesso dall’ufficio, come poi è accaduto. Il prete, aggiunge la nota della Sala stampa vaticana, “ha fatto tale passo per limitare il danno già arrecato alla Congregazione e alla sua comunità" e “ribadisce che l’accusa contro di lui non è vera e chiede che sia continuato il processo canonico già iniziato, riservandosi anche eventuali misure di natura legale”. 

L'iter giudiziario, data la gravità del capo d’imputazione, potrebbe chiudersi con la riduzione allo stato laicale di Geissler. Che comunque, fino a pochi giorni fa, era ancora impegnato in incarichi particolarmente importanti per conto dell'ex Sant'Uffizio. Come risulta, dal 15 al 18 gennaio scorsi, il capo della sezione dottrinale figurava nella delegazione della congregazione che ha preso parte a Bangkok a un incontro con i presidenti delle commissioni dottrinali delle conferenze episcopali dell’Asia.