Mercoledì 24 Aprile 2024

Harry, Gaenswein e la vendetta di chi resta fuori

Roberto

Giardina

Harry e Georg, autori e anche personaggi, sfidano un re e un Papa, dalla reggia di Londra ai palazzi del Vaticano. Una doppia vendetta contro il potere e la famiglia, in cui non manca nulla, dal tradimento alle gelosie dinastiche, intrighi, scandali. E nel giorno in cui Papa Francesco incontra Padre Georg, si annuncia la riapertura dell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Una coincidenza? Per dimostrare di essere credibili, Harry e Georg sono costretti a dare prove di autenticità, accumulando particolari solo in apparenza senza importanza. La descrizione di Ratzinger che si fa la barba è vera, dunque si può credere anche al racconto del duello tra i due Papi. Harry compie confessioni poco lusinghiere, "mi drogavo", e si vanta di aver ucciso 25 afgani. Non gli fanno onore, quindi non mente sugli intrighi di Corte. Padre Georg ammette la sua debolezza: "Mi sentii umiliato dimezzato", quando Francesco gli tolse il comando della Prefettura. In fondo è simile a noi. Sono entrambi alti e biondi, e belli, ma il più affascinante è sempre Georg, amato dalle donne a cui ha rinunciato per un amore più grande: "La mia prima amica pianse, quando entrai in seminario". I due libri hanno un sapore da feuilleton, i romanzoni dell´Ottocento. Harry dai capelli rossi è il figlio del re o dello stalliere di Diana? Il segretario di Benedetto e il suo editore hanno scelto un titolo banale "Nient’altro che la verità", più adatto a un telefilm giallo. La verità non è mai certa tranne che nei romanzi, nella realtà le verità sono sempre troppe. Ma a sorpresa, tra rivelazioni e lotte di cardinali, il Vaticano annuncia di voler indagare sulla morte della quindicenne Emanuela. Padre Georg non ne parla, ma per distrarre l’attenzione dalle sue denunce, pettegolezzi o no, si riapre il dossier, e forse dopo 40 anni di silenzio verrà risolto un mistero. Un finale che nessun romanziere (probabilmente nemmeno Dan Brown) oserebbe scrivere.