Harry e Meghan dalla Regina: il giallo della visita

L’arrivo fuori programma a Windsor dei duchi ’ribelli’. L’ipotesi che dietro ci sia un peggioramento delle condizioni della sovrana

Harry, 37 anni, Meghan Markle, 40 e la Regina, 95 in una foto d’archivio

Harry, 37 anni, Meghan Markle, 40 e la Regina, 95 in una foto d’archivio

Forse è un ramoscello d’ulivo per fare pace. Forse è perché non si sa mai. I 96 anni sono dietro l’angolo, il bastone è stato sostituito dalla sedia a rotelle. La regina sta bene, assicurano a corte. E allora come mai. Perché il nipote fuggito in America è corso da lei? Per la prima volta dopo due anni, dopo avere rinunciato nel gennaio 2020 allo status reale e avere traslocato in California, Harry e Meghan sono passati a salutarla. Una tappa al castello di Windsor in viaggio verso l’Olanda per gli Invictus Games, scrive la Bbc. E andando a l’Aja vuoi non fare un salto a Londra, dove la coppia che ha infranto tutti i protocolli è considerata dai tabloid più interessante della stessa monarchia.

Vuoi non andare a verificare di persona come sta la nonna, provata ma non piegata dall’età e dal Covid, sempre più evanescente, un simbolo che diserta le cerimonie ufficiali e alimenta le preoccupazioni. Meghan mancava dalla capitale dal 2020. Suo marito da luglio, quando fu presente all’inaugurazione della statua della madre Diana. Questa urgenza di esserci alimenta i sospetti che ci sia altro oltre al pretesto dei giochi fondati dal principe a sostegno dei militari feriti o mutilati. Anche perché, considerando la cocciutaggine della coppia nel difendere la propria libertà e il fatto che Harry avesse disertato la messa in ricordo del nonno Filippo morto l’anno scorso, nessuno si aspettava la tempestiva deviazione. La visita sarebbe dovuta rimanere segreta non fosse stato per la lingua lunga di qualcuno che ha notato i Sussex sulla strada verso il castello: "Sembravano felici e salutavano tutti".

I portavoce dei duchi non hanno potuto che confermare, augurandosi che questa affettuosa spensieratezza potesse compensare l’assenza di Harry alla messa in memoria di Filippo, micidiale forfait che ha indispettito gli osservatori reali e profondamente addolorato la regina. E, ora lei, ha saltato il Maunday Service, il tradizionale rito religioso che va in scena ogni anno in occasione del Giovedì Santo. E salterà anche la messa di Pasqua. La stampa britannica fa due più due, oltre la diplomazia dei bollettini medici ufficiali. Prima delle indagini dell’autunno 2021 al King Edward VII Hospital per "accertamenti precauzionali" l’ultimo ricovero di Sua Maestà risaliva al 2013: gastroenterite. Seguirono anni apparentemente gagliardi finchè il 12 ottobre scorso in occasione del Service of Thanksgiving per il centenario della Royal british Legione era entrata nell’Abbazia di Westminster dall’ingresso laterale della Poet’s Yard. La principesa Anna le aveva allungato un bastone, i dubbi si erano fatti insistenti: un ricordo delle operazioni al ginocchio nel 2003?

A metà febbraio l’ammissione durante l’incontro con il generale Eldon Millar e l’ammiraglio James McLeod: malgrado la pacatezza e il portamento fiero, la regina fa fatica a muoversi. Di qui il consiglio medico: riposarsi il più possibile. La cancellazione del viaggio in Irlanda. Il ricovero e il divieto di bere alcol "per motivi di prudenza". Via anche il cavallo, come scrisse il Sun. E a letto presto senza televisione. In rapida successione sono saltate la Cop26 di Glasgow, il Remembrance Sunday ("per problemi alla schiena") e il Sinodo della Chiesa Anglicana (prima assenza in 51 anni). E tuttavia eccola il primo novembre 2021 alla guida della sua Jaguar per la gioia e l’autoironia del figlio Carlo che disse: "La regina sta bene. Quando arrivi a 95 anni non è così facile come una volta, è già abbastanza brutto a 73". Il 20 febbraio ci si è messo il Covid con "i sintomi di un leggero raffreddore". Perdurava a marzo una "leggera raucedine" che faceva saltare l’incontro in presenza con gli ambasciatori di Andorra e del Ciad ma non quello con il primo ministro canadese Trudeau. Saltavano le celebrazioni per il Commonwealth Day il 14 marzo, officiate dal figlio. E le passeggiate con gli amati cani. Magra, fragile, infierisce la stampa. Non malata ma vulnerabile come nessuno. Arrabbiatissima per via della sedia a rotelle. Per il Giubileo di Platino avrebbe solo bisogno di essere vista dal balcone per una foto. Intanto può bastare il bacio del nipote un tempo prediletto.