Mercoledì 24 Aprile 2024

Haggis resta ai domiciliari "Potrebbe farlo di nuovo"

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Può reiterare il reato e inquinare le prove: per questo il regista premio Oscar Paul Haggis deve restare agli arresti domiciliari a Ostuni. Dopo oltre sei ore di camera di consiglio, la gip del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli non ha convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga, ma ha applicato nei confronti del 69enne sceneggiatore canadese la misura cautelare per violenza sessuale ai danni di una trentenne.

Nell’interrogatorio di ieri Haggis aveva risposto a tutte le domande dichiarandosi innocente. Quasi tre ore di audizione per spiegare che i rapporti con la donna inglese che lo accusa di stupro erano e consensuali e che non c’è stata alcuna lesione ai danni della presunta vittima. Il gip ha riconosciuto che nei referti medici del pronto soccorso non vi è prova di alcuna lesione fisica, come sostenuto dalla difesa nel corso dell’udienza di convalida.

Nel provvedimento di arresto è contenuto anche un biglietto che la donna ha scritto a Harris: "Caro Paul, ho apprezzato la tua gentilezza ed ospitalità ad Ostuni, ho passato del tempo meraviglioso in tua compagnia, mi manca il tuo toccarmi e le tue carezze, speriamo di vederci prossimamente".

Haggis aveva annunciato "che sarebbe restato in Italia fino a quando non sarebbe stata accertata la sua innocenza. Argomentazioni che non hanno convinto la giudice Gilli, secondo la quale "sussiste il rischio di inquinamento dell’unica fonte di prova". Quanto al pericolo di reiterazione del reato, Gilli lo ha ritenuto sussistente poiché pende negli Usa, dove Haggis vive, un contenzioso civile sempre per violenza sessuale.