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Roma, 20 maggio 2022 - L’Italia è nel mirino degli hacker russi. Il gruppo di attivisti di Killnet hanno dichiarato la guerra informatica al nostro Paese, attaccando il sito della polizia, del Senato, del Csm e altre piattaforme istituzionali e governative. L’analista Andrea Rigoni, government and public services global cyber leader di Deloitte, ci spiega cosa sta succedendo. Killnet annuncia nuovo attacco in Italia. "Colpo irreparabile" Qual è l'obiettivo di questi blitz informatici? “È una forma di attivismo contro chi è stato definito ‘nemico della Russia’. Gli attacchi sono orchestrati attraverso chiamate alle armi tramite canali Telegram. Analizzando le tecniche utilizzate e gli effetti, si tratta di una forma di attivismo mirata a colpire quei governi che stanno dando un sostegno attivo all’Ucraina”. C'è un piano per bloccare la Sanità o la Giustizia? “C’è un piano per colpire vari siti istituzionali pubblici. Gli attacchi di questi giorni mirano a sovraccaricare il sito web: questo può provocare disservizi, nel caso in cui il sito sia utilizzato per servizi importanti dai cittadini. Questa tipologia di attacchi è facile da portare avanti, quindi è assolutamente verosimile che gli obiettivi dichiarati dagli attaccanti vengano colpiti. Tutt’altra storia è determinare se questi attacchi avranno successo o meno”. A oggi hanno sortito gli effetti sperati? “Sì e no. Per quanto riguarda l’obiettivo di generare tensione internazionale, ritengo che abbiano sortito l’effetto sperato. Se l’obiettivo era di mettere realmente in difficoltà un Paese, colpendo servizi critici, a oggi non ci sono riusciti”. Cosa significa l'attacco a siti anche meno 'importanti' a livello strategico come quello del Senato? “Trattandosi di attacchi di matrice attivista, la rilevanza dell’obiettivo è data più dalla loro popolarità o significatività, piuttosto che dalla loro criticità. Il sito del Senato è estremamente rappresentativo, indipendentemente dalla sua utilità”. Cosa dobbiamo aspettarci ora? “Sul fronte ...
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