Giovedì 18 Aprile 2024

L'ultima lettera dell'ex generale suicida: "Mi sento in colpa per le vittime di Rigopiano"

Guido Conti ha lasciato almeno due lettere: "Quelle vittime mi pesano come un macigno". E ancora: "Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro"

Hotel Rigopiano (Ansa)

Hotel Rigopiano (Ansa)

Pescara, 19 novembre 2017 - Due giorni fa Guido Conti, ex generale dei carabinieri forestali,  si è suicidato nelle campagne di Pacentro (L'Aquila). Un gesto estremo che alcuni organi di informazione avevano direttamente collegato con la tragedia dell'hotel Rigopiano. 

Ma la famiglia non ci sta, a questa 'lettura' del suicidio: "Apprendiamo con immenso dolore come la morte del nostro congiunto sia stata messa in relazione alla tragedia di Rigopiano. Stupisce che questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di qualsiasi collegamento diretto e indiretto tra l'attività svolta da Guido e le vittime di Rigopiano. Tutto ciò aggiunge dolore al dolore", ha detto all'Ansa un familiare di Conti.

Ad attirare il collegamento - come anticipato ieri dalla Adnkronos - è una delle due lettere lasciata ai familiari dall'ex investigatore. Conti tra l'altro aveva scritto:  "Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere". L'autorizzazione si riferisce in particolare all'ok per la piscina e al rischio frana dell'impianto. 

Nella lettera Conti prosegue chiedendosi: "Potevo fare di più? Nel senso potevo scavare e prestare maggiore attenzione in indagini per mettere intoppi o ostacolare quella pratica? Probabilmente no ma avrei potuto creare problemi, fastidi. Vivo con il cruccio", conclude. 

In un altro passaggio della lettera, l'ex generale rivela: "Rigopiano è stato uno dei motivi che mi hanno convinto a lasciare il mio lavoro o a tentare di fare altro o a disinteressarmi di tutto questo. Non vivo, vegeto, facendo finta d'essere vivo".

Ora il parente di Conti commenta: "La pubblicazione del contenuto delle lettere, tuttora sconosciuto a noi familiari, ci lascia profondamente amareggiati e aggiunge dolore al dramma che ci ha colpito".

image

I PARENTI DELLE VITTIME - Intanto i parenti delle vittime di Rigopiano, che hanno fatto sapere di aver appreso dai giornali quanto accaduto, hanno espresso vicinanza alla famiglia. "Non sentiamo di dichiarare niente al riguardo dell'ampliamento della spa, la magistratura sta facendo il proprio lavoro e accerterà eventuali responsabilità connesse - scrivono in una nota -. Tuttavia ci sentiamo costretti a capire e proseguire la strada della verità; ancora di più oggi vogliamo capire chi ha la responsabilità di questa trappola per turisti e dipendenti". "La nostra solidarietà va anche a tutte quelle famiglie che stanno vivendo un dramma per colpa di atteggiamenti poco chiari dei loro cari, che essendo stati protagonisti di questa triste vicenda, li hanno portati a modificare il loro stile di vita e, purtroppo, a cercare una giustificazione sul loro operato", proseguono i familiari che dedicano un ultimo pensiero all'ex generale. "R.I.P. Guido", si chiude infatti il comunicato.