Giovedì 18 Aprile 2024

Guida il muletto per gioco, schiacciato a 13 anni

David era solo fuori dall’azienda agricola di famiglia, il mezzo è precipitato nel fossato. Sul posto investigatori e ispettorato del lavoro

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di Annamaria Senni

È morto a tredici anni, mentre per gioco guidava il muletto dell’azienda agricola di famiglia. Nelle campagne romagnole di Sant’Andrea in Bagnolo, dove una distesa di campi verdi segna il confine tra Cesena (dove è avvenuta la tragedia) e Ravenna, ieri alle 13 si è consumato un incidente che ha sconvolto l’esistenza di un’intera famiglia. Un bambino di tredici anni, David Anselmo, di origini rumene e residente a Cesena, non ce l’ha fatta a mettersi in salvo quando il muletto si è accidentalmente rovesciato. E il suo corpo è rimasto schiacciato da quel pesante mezzo agricolo che guidava. Alla mattina l’aria era leggera, lo spirito spensierato, nel primo giorno di vacanza. La scuola è finita sabato e quello che un bambino di tredici anni può fare, nel suo primo giorno di vacanza, è di assaporare, a cuor leggero, tutta la libertà che l’estate concede.

Ma un maledetto incidente, non si sa perché non si sa come, chiude tragicamente il sipario su quella che poteva essere un’estate ricca di bei ricordi. La scena cambia drasticamente a cavallo dell’ora di pranzo e tutto si trasforma in tragedia, nell’attimo esatto in cui viene portata via per sempre un’anima innocente. Il bambino guidava quel muletto da solo, nell’area esterna all’azienda agricola, un’azienda di frutta e verdura nel Cesenate. Sembra che il ragazzino stesse procedendo in una piccola stradina fatta di ghiaia. Solo pochi metri percorsi in quella stradina e il mezzo si avvicina al fossato. Forse David non sapeva manovrarlo bene. Forse l’aveva guidato ancora, magari di nascosto dai genitori, perché a tredici anni non si pensa troppo ai pericoli. A tredici anni si agisce e, talvolta non si ascoltano le raccomandazioni dei genitori. All’improvviso il muletto esce di strada, si ribalta, per colpa di quel maledetto fosso. Non si capovolge del tutto, si inclina solo su un lato, quel tanto che basta perché il corpo del povero ragazzino finisca schiacciato sotto. Senza vita. I familiari capiscono subito cosa è successo, scoppiano in lacrime e disperati chiamano i soccorsi. Ma non c’è niente da fare.

Sul posto intervengono immediatamente gli agenti della polizia di Cesena, cinque unità della squadra dei vigili del fuoco di Forlì-Cesena, il personale del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso del bambino. Sul posto anche il medico legale, la Scientifica e l’ispettorato del lavoro. Nonostante non si tratti di un incidente del lavoro, oltre alle indagini della polizia, sono partite le indagini dell’Ispettorato. Un atto dovuto.

"Era un bambino solare, allegro, buono... tanto buono", il ricordo è di un vicino di casa dei familiari di David Anselmo. "Veniva spesso a giocare a casa di mio nipote – racconta l’uomo sui settant’anni profondamente colpito dalla tragedia –: noi lo conoscevamo bene. Era un ragazzo d’oro. Come si può morire in questo modo, a soli tredici anni? Aveva fatto la seconda media, proprio come mio nipote. Si trovavano bene i bambini. Passavano il loro tempo assieme e si facevano compagnia al pomeriggio".