Guerra sporca Mosca ha scollegato la centrale nucleare Torna l’incubo atomico

Il distacco di Zaporizhzhia dalla rete elettrica apre nuovi scenari. Bombardato un treno alla stazione, strage di soldati ucraini. Di Maio incontra Zelensky: "L’Italia non abbandonerà Kiev"

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di Marco Principini

"Duecento soldati ucraini uccisi", secondo Mosca. No, "25 civili morti, tra i quali due bambini, e 30 feriti", replica Kiev. Dal bilancio del bombardamento a Dnipro nel giorno della Festa dell’Indipendenza, a tutto il resto ancora in ballo giorno dopo giorno, Mosca e Kiev si contrappongono con un crescendo da paura. E in mezzo al conflitto, in modo ormai sempre più chiaro, finisce la centrale nucleare di Zaporizhzhia, con il rischio di un disastro di proporzioni inimmaginabili. Il nuovo segnale di allarme arriva quando l’impianto viene disconnesso dalla rete elettrica ucraina per la prima volta in 40 anni di attività.

La cronaca spaventa. Zaporizhzhia è "totalmente scollegata", annuncia Energoatom nel corso della giornata, spiegando che i "due reattori in funzione sono disconnessi dalla rete". Ma anche se il sistema di sicurezza regge, l’ente nazionale per l’energia di Kiev punta il dito sulle "azioni degli invasori", i cui ripetuti attacchi provocano gli incendi che fanno saltare per due volte l’ultima linea di comunicazione con la rete. Altre tre linee di comunicazione, sempre secondo Enegroatom, erano state precedentemente danneggiate dai russi.

Dopo le operazioni di manutenzione, Energoatom fa sapere che la linea elettrica è ripristinata. Diversa la versione dei filo-russi che occupano la centrale da marzo. Il problema della disconnessione poi risolto? Conseguenza dei "massicci bombardamenti ucraini" che lasciano per diverse ore al buio gran parte delle regioni sotto controllo russo. A questo punto la speranza del direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, è che l’agenzia possa ispezionare l’impianto "a giorni". La preoccupazione maggiore è infatti che i meccanismi di sicurezza possano saltare se l’impianto perdesse tutta la sua potenza. Per gli Usa, l’unica soluzione è che Mosca smilitarizzi la centrale anziche coltivare l’insana idea di di dirottare l’energia della centrale verso le aree occupate. Sarebbe "inaccettabile", dichiara il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel.

"L’Italia non abbandonerà il popolo ucraino", dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in visita a sorpresa a Kiev il giorno dopo la celebrazione dell’indipendenza. Nell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il titolare della Farnesina difende la scelta del governo "di aiutare e sostenere questo popolo", ma con un occhio agli equilibri che in Italia emergeranno dopo il voto del 25 settembre. Subito dopo Zelensky ha un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ringraziandolo per il nuovo maxi pacchetto di aiuti militari Usa per 3 miliardi di dollari. Da Mosca Vladimir Putin risponde firmando un decreto per aumentare gli effettivi delle forze armate di 137.000 unità per arrivare a oltre 1.150.000, una crescita del 10%: ne serviranno 70mila solo per sostituire i caduti nei primi sei mesi di conflitto. Lo zar può però contare anche sulla sempre più stretta partnership con la Cina. Pechino comunica che l’interscambio con Mosca toccherà un nuovo record quest’anno, e soprattutto che sono in via di ultimazione i preparativi per le esercitazioni militari congiunte, dal 30 agosto al 5 settembre prossimi, a cui parteciperanno anche India e Bielorussia.