Guede è libero. "Ora dimenticatevi di me"

L’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher ha finito di scontare 16 anni. "Voglio iniziare una nuova vita, lontano dai riflettori

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PERUGIA

Libero. Rudy Guede, ieri mattina, è uscito da uomo libero dalla Questura di Viterbo, dove gli è stata notificata l’ordinanza del magistrato di sorveglianza che ha “abbuonato“ gli ultimi 45 giorni di pena. Lo prevede la legge. Era stato condannato a 16 anni per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nella notte tra il primo e il 2 novembre del 2007. Sempre ieri mattina sul tavolo del suo avvocato, Fabrizio Ballerini, è arrivato l’ordine di scarcerazione, emesso dalla Procura di Milano. Per effetto dello “sconto“, in realtà, Guede è un uomo libero già dal 22 novembre. "È sereno e contento – racconta l’avvocato Ballarini –. Inizia una nuova vita che lui stesso vorrebbe fosse lontano dai riflettori. Rudy ha svolto un percorso di rieducazione eccellente, sempre riconosciuto e considerato tale dalla magistratura di sorveglianza".

L’ivoriano, oggi 34enne, era affidato ai servizi sociali già da un anno. Vive a Viterbo, dove la mattina è in servizio volontario alla mensa della Caritas e nel pomeriggio lavora nella biblioteca del Centro studi criminologici, per mantenersi. Mantiene i rapporti con la sua famiglia “d’adozione“ perugina, che vive a Collestrada. "Rudy non è una star – sottolinea il professor Claudio Mariani, che insegna nel Centro studi viterbese – e dopo quattordici anni vuole essere dimenticato. Su ogni storia, prima o poi, dovrebbe calare il sipario. Non c’è più nulla da aggiungere, eccetto il fatto che la vita di una ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignità e il valore del silenzio". Anche l’avvocato dei Kercher, Francesco Maresca, commenta la scarcerazione di Guede: "Rudy era in affidamento in prova, la liberazione anticipata e la riduzione della pena sono una questione matematica su cui c’è poco da dire. Da un punto di vista morale e della giustizia concreta e effettiva, evidentemente la pena che ha scontato è molto bassa, rispetto alla tragicità dell’evento".

Rudy Guede è l’unico condannato per l’omicidio di via della Pergola. Meredith Kercher venne trovata cadavere nella tarda mattinata del 2 novembre, uccisa con diverse coltellate. L’ivoriano venne fermato due settimane dopo, il 20 novembre, mentre viaggiava in treno in Germania. Per l’omicidio sono finiti in carcere anche Amanda Knox (all’epoca ventenne, originaria di Seattle) e Raffaele Sollecito (ventitreenne, originario di Giovinazzo in Piglia). Gli avvocati di Guede, difeso al tempo da Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, scelsero di separare la vicenda processuale del loro assistito da quella di Knox e Sollecito: decisero per il rito abbreviato. Guede venne condannato prima a trent’anni, diminuiti in Appello a sedici. Nella sentenza si faceva riferimento alla presenza nella casa di via della Pergola, al momento dell’omicidio, di altre persone, mai identificate. Knox e Sollecito sono stati definitivamente assolti dalla Corte di Cassazione, dopo un’altelena di sentenze e dopo aver vissuto quattro anni di carcerazione preventiva.

AnnA