Grillo spiazza tutti: tamponi gratis Il governo dice no (ma cede sui porti)

L’ex comico d’accordo con Salvini. Il Viminale sul caso Trieste: le aziende aiutino i lavoratori, va evitata la paralisi

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di Ettore Maria Colombo

Grillo appoggiato dalla destra! Almeno su tamponi gratis da distribuire ai non vaccinati. Salvini e Meloni la pensano come lui e il primo plaude all’idea ("Meglio tardi che mai"). Il governo no: Andrea Orlando ne ribadisce la linea. Invece, tutta FI e il leader di Iv, Matteo Renzi, attacca Grillo che, anche dentro il M5s, viene contestato per la sua idea, come fa il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. Grillo rilancia, dunque, l’ipotesi di tamponi gratuiti per i lavoratori perché, dice, favorisce "una pacificazione nazionale sul Green pass". Subito fermato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando (Pd): "Si può pensare ad ulteriori forme di calmierazione per i tamponi, ma renderli completamente gratuiti significa smentire il Green pass come strumento di tutela sul lavoro e di incentivazione alla vaccinazione".

Insomma, niet. Anche se, in realtà, un’apertura del governo c’è, almeno al pagamento dei tamponi da parte delle aziende. Il settore è quello dei portuali, a cominciare da quelli di Trieste, che hanno protestato per il Green pass. Una circolare del Viminale raccomanda che, per evitare situazioni "di grave difficoltà", le aziende valutino "in piena autonomia" di pagare i tamponi a questi lavoratori. Una breccia che, l’altro, non accontenta il comitato dei portuali triestini No vax: vogliono – e non otterranno – l’abolizione della carta verde.

Ma torniamo a Grillo, che fa un ragionamento matematico. "Su 19 milioni di cittadini – scrive sul suo blog – mancanti alla vaccinazione, "circa 6 hanno meno di 12 anni, e altri 6 circa hanno tra 12 e 19 anni, quindi sono in prevalenza studenti e non lavoratori. Si stima, poi, che ci siano circa 2,5 milioni di over 60 senza vaccino. Tra questi oltre la metà sono pensionati e meno di 1 milione i lavoratori. Quindi, dovremmo averne 19-12-1 = 6 milioni circa in età attiva". Compresi disoccupati, inattivi e non occupati.

Secondo Grillo, i "lavoratori senza vaccino potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13-15% circa". Cioè, sottintende, molto pochi. Per il garante M5s questi lavoratori "potrebbero essere individuati con uno scambio dati tra Sogei e Inps". L’incrocio tra i due database, con autorizzazione del garante della Privacy, permetterebbe all’Inps di segnalare "i lavoratori senza Green pass cui fare il tampone, in modo che il costo del tampone sia solo anticipato dall’azienda, ma pagato da Inps, come per la cig". Un meccanismo, per Grillo "che non invade la privacy e senza conseguenze per i lavoratori", dal doppio vantaggio: essere veloce e gratuito. Il costo dovrebbe, ovvio, "pagarlo lo Stato": servirebbe "1 miliardo di euro fino a dicembre".

La richiesta di Grillo piace a Matteo Salvini, che chiede da giorni di "allungare la validità di tutti i tamponi da 48 a 72 ore e di garantire tamponi gratuiti ai lavoratori senza Green pass". Giorgia Meloni rivendica di "aver chiesto subito che la spesa per i tamponi non ricadesse né sui lavoratori né sulle aziende". Renzi, però, attacca: "In Italia, di gratuito, c’è il vaccino". Ma è fin dentro il Movimento che la critica è feroce: "Ammesso e non concesso che ci sia un miliardo a disposizione, userei queste risorse per aiutare le famiglie che hanno avuto decessi a causa della pandemia" dice il sottosegretario M5s all’Interno, Carlo Sibilia. "Va bene prezzi calmierati per i tamponi, ma i vaccini sono gratuiti. Chi non ha il Green Pass è un No vax", rincara la dose Sibilia.