Grillo e Conte, summit in spiaggia "Per loro i divieti non valgono?"

Sui social risuona la polemica: con tutta l’Italia che limita la mobilità, era proprio il caso che i due si incontrassero?

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di Elena G. Polidori

Alla fine si sono visti. Proprio dove era stato concordato all’inizio, ovvero nella villa di Marina di Bibbona (Livorno) di Beppe Grillo. Ma la foto – pubblicata ieri dal Fatto, scattata forse da una ‘militante’, ma forse anche no – che ritrae ‘l’Elevato’ su una sedia di legno accanto all’ex premier Conte, sulla spiaggia antistante la villa, con alle spalle la pesante cancellata di legno che delimita la proprietà, al sole primaverile e davanti al mare, ha destato molti interrogativi politici ma anche un altro, un po’ più prosaico, ma di certo concreto. E cioè: mentre tutta l’Italia è costretta a limitare gli spostamenti e talvolta anche a non farli proprio, com’è che Grillo e Conte si sono potuti incontrare? Lo potevano fare? Sui social la stessa domanda era risuonata nei giorni scorsi per la ‘finta’ occupazione del Nazareno delle Sardine, ma se per queste ultime poteva valere una circolare del Viminale che consente lo spostamento tra Regioni per prendere parte a una manifestazione, per il caso Conte-Grillo non serve neppure quella: Conte abita di nuovo a Firenze da quando è tornato a insegnare e Marina di Bibbona dista 83 chilometri dal capoluogo toscano, quindi nessuna ‘violazione di passaggio tra regioni’.

Poi: ci si può sempre spostare per ‘inderogabili motivi di lavoro’ e la politica è un lavoro. In più, nel loro caso non si può proprio parlare di ‘pericolo di assembramento’, visto che la foto li ritrae all’aperto, soli e (almeno nelle intenzioni) lontani da orecchi e occhi indiscreti. Casomai ci si può chiedere perché nella foto non indossino la mascherina, ma la distanza tra i due è comunque netta. Il colloquio è durato tre ore ed è il secondo, a distanza di poche settimane, dopo quello dell’Hotel Forum di Roma, dove però ha partecipato anche ‘lo stato maggiore’ dei 5 stelle. Stavolta, evidentemente, Grillo non voleva nessuno intorno. E così, dopo un pasto frugale, consumato anche quello all’aperto, viene raccontato, l’ex premier e l’Elevato hanno discusso delle regole d’ingaggio per la nuova leadership del M5s. È trapelato che l’ex premier voglia mettersi alla guida di un partito basato soprattutto sull’ambientalismo, modello Verdi tedeschi. Conte si prepara anche a presentare un nuovo simbolo che dovrebbe includere il numero 2050, ovvero l’anno fissato dall’Ue per arrivare a un impatto climatico zero. In ultimo, gli spinosi rapporti con Casaleggio e Rousseau, che dopo il lancio del partito dei ‘duri e puri’, sono sempre più incrinati.